Scoppio del Carro 2023: Colombina, volo perfetto. Buon auspicio per Firenze
FIRENZE – Volo perfetto della ‘colombina’ in piazza Duomo a Firenze per lo Scoppio del Carro, l’antica manifestazione fiorentina per Pasqua, di fede e tradizione, che si tramanda da secoli: la sua origine viene fatta risalire al ritorno di Pazzino de’ Pazzi dalla prima crociata, il 16 luglio 1101. Pazzino portò a Firenze le pietre focaie dono di Goffredo di Buglione che la leggenda vuole fossero state prese dal sepolcro di Cristo.
La Colombina è il congegno trasportato da un razzo innescato dal cero santo – ‘accensione’ ad opera del cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, all’interno della Cattedrale – che incendia il Carro o meglio i petardi e i fuochi pirotecnici di cui è corredato. Partita dall’altare della Cattedrale, la colombina ha raggiunto il carro di fuoco, detto Brindellone, posizionato tra Duomo e Battistero e poi è tornata indietro. La tradizione vuole che se riesce a rientrare è un segno di speranza e di buoni raccolti.
Come da tradizione anche la folla degli spettatori a cui è andata la benedizione del cardinale, che ha fatto il giro di tutta la piazza e che ha benedetto anche il carro di fuoco prima che fosse ‘acceso’. Piazza del Duomo era gremita di fiorentini e anche dei tantissimi turisti che stanno trascorrendo le vacanze a Firenze: temperatura un pò fredda ma con un sole pieno.
Dopo lo scoppio del carro la messa in Duomo celebrata dal cardinale Betori, tra i presenti anche il sindaco di Firenze Dario Nardella che, arrivando in piazza, ai microfoni di Toscana tv ha sottolineato la bellezza della tradizione secolare dello Scoppio del carro e si è augurato una Pasqua nel segno, anche se “purtroppo è la seconda” segnata dalla guerra in Ucraina. Tra i presenti anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.