Prato: scontro fra baby bande. Indagati per due risse 24 minori: cinesi e italiani di origini albanesi e marocchine
PRATO – I carabinieri cercano di individuare i baby boss di provincia, ossia i capi delle gang che si scontrarono ai giardini di via Colombo il 21 febbraio 2023, a Prato. Per il momento sono stati denunciati 24 ragazzi, tra i 14 e i 17 anni, per rissa e lesioni gravi dopo indagini condotte da polizia e carabinieri, coordinate dalla procura dei minori. Fu, secondo gli investigatori, uno scontro violento fra due fazioni: una di cinesi, l’altra di italiani, anche di origini albanesi e marocchine.
Avrebbero dato luogo a due risse, entrambe sorte da futili motivi secondo le prime ricostruzioni, ma la seconda fu attuata con efferata violenza e terminò con diversi feriti. Uno di loro, anche lui tra i denunciati, fu ricoverato in codice rosso e operato alla testa per una frattura cranica, probabilmente venne colpito con martello.
Squadra Mobile e carabinieri di Prato hanno svolto 24 perquisizioni personali, domiciliari ed informatiche ad altrettanti minori indagati, anche a carico del ferito più grave, il pratese colpito alla testa con un corpo contundente che potrebbe essere un martello. Anche lui è indagato come un partecipante alla rissa ed ha subito, oltre alla frattura cranica, altre lesioni gravi.
Domenica 21 febbraio ci fu la rissa più grave che ebbe contrapposti due gruppi di ragazzini i quali si affrontarono a botte e colpendosi con oggetti contundenti di vario tipo. Sul posto, chiamati dalle tante telefonate di testimoni esterrefatti per tale violenze, intervennero i carabinieri e diverse ambulanze del 118.
Tra le richieste anche quelle di un 14enne, un 16enne e un ragazzo di 19 anni. Tutti avevano problemi agli occhi a causa di uno spray urticante utilizzato nel corso della rissa. I testimoni avevano parlato di almeno 15 giovani coinvolti nei disordini, iniziati al campetto da basket e poi proseguiti anche fuori dai giardini, ma il fronteggiamento potrebbe aver coinvolto anche altri, dato che gli indagati sono saliti a 24.