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Ucraina: sabotatori abbattono traliccio centrale nucleare russa. Inviato cinese domani a Mosca. Wasgner si ritira

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MOSCA – Attraverso la Tass, il servizio di sicurezza russo (Fsb) fa sapere di aver individuato due ucraini e un russo che secondo le indagini pianificavano attentati alle centrali nucleari russe per spegnerne i reattori.

Il gruppo di sabotatori ucraini che secondo le indagini aveva preso di mira due centrali nucleari russe è riuscito a far saltare in aria una torre trasmittente della centrale di Leningrado. Oltre a distruggere il traliccio di trasmissione, il gruppo – formato tre cittadini ucraini e un russo – ha posto ordigni esplosivi in altre quattro torri di della centrale di Leningrado e in sette torri della centrale di Kalinin.

“Un gruppo di sabotatori dell’intelligence straniera ucraina… ha cercato di far saltare circa 30 linee di trasmissione di energia presso le centrali nucleari di Leningrado e Kalinin, all’inizio di maggio, per spegnere i reattori nucleari”, ha dichiarato l’Fsb in un comunicato, aggiungendo di aver arrestato due cittadini ucraini. Attualmente il cittadino russo e uno degli ucraini sono ricercati e si troverebbero in Belgio mentre gli altri due cittadini ucraini sono stati arrestati. Secondo l’Fsb, i quattro sono stati addestrati in campi nelle regioni di Kiev e Mykolaiv e poi hanno attraversato il confine russo-bielorusso nella regione di Pskov. Inoltre, due cittadini russi sono stati arrestati per favoreggiamento.

Armi nucleari non strategiche in Bielorussia
Armi nucleari russe non strategiche sarebbero in fase di dispiegamento in Bielorussia: Mosca e Minsk sono state costrette a prendere misure nella sfera militare-nucleare in risposta alle attività della Nato in quest’area. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu, come riporta Interfax. Tuttavia, la Russia – ha affermato Shoigu – non trasferisce il controllo di queste armi alla Bielorussia e la decisione sul suo utilizzo spetta a Mosca.

Secondo le agenzie di intelligence statunitensi, dietro l’attacco con droni al Cremlino di tre settimane fa ci sarebbero i servizi segreti ucraini. Lo scrive il New York Times. Le agenzie americane non sanno esattamente chi abbia compiuto l’attacco, ma presumono che sia parte di una serie di operazioni segrete orchestrate dall’intelligence di Kiev. Le fonti del Nyt hanno riferito che non è chiaro se il presidente ucraino Volodymyr Zelensky o i suoi alti funzionari fossero a conoscenza dell’operazione.

Le autorità di Sebastopolihanno intanto reso noto che l’esercito di Mosca ha abbattuto la notte scorsa due droni vicino alla città della Crimea, mentre altri sono stati neutralizzati dai sistemi di difesa elettronici. Secondo quanto riportano i media ucraini, il governatore di Sebastopoli insediato dai russi, Mykhailo Razvozhaev, ha detto che l’attacco è avvenuto vicino al villaggio di Kacha, nel distretto di Nakhimovsky. “Nella notte, i nostri militari hanno respinto un altro attacco di droni a Sebastopoli. Nessuna struttura nella città è stata danneggiata. Tutte le agenzie continuano a monitorare la situazione”, ha affermato Razvozhaev.

Esplosioni segnalate nella notte a Kiev e in altre quattro regioni dell’Ucraina, secondo i media locali. Oltre che nell’oblast di Kiev deflagrazioni sarebbero avvenute in quelli di Kharkiv, Leopoli, Rivne e Khmelnytskyi. L’aeronautica di Kiev ha riferito che le forze ucraine hanno distrutto tutti i 36 droni kamikaze lanciati dalla Russia la notte scorsa.

La Wagner lascia Bakhmut
Intanto, il il capo e fondatore della milizia privata russa Yevgeny Prigozhin riferisce su Telegram che “il gruppo di combattenti della Wagner ha iniziato a ritirarsi da Bakhmut”. E posta un video con saluti e strette di mano tra lui e i militari a volto coperto.


Bennucci

Sandro Bennucci

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