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Natale 2025
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Fiorentina verso Praga: per vincere la Coppa. Spareggio salvezza Spezia-Verona (al Franchi). Il congedo di Ibra

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El Shaarawy e Zurkowski in azione durante il match all’Olimpico (ANSA/GIUSEPPE LAMI)

Ha chiuso in anticipo i conti con il campionato, la Fiorentina: ora salda all’ottavo posto e con chance di avere un posto in Conference anche nella prossima stagione se la Juve, come appare probabile, sarà sanzionata anche dall’Uefa. Ma in queste ore i viola non fanno calcoli: vogliono vincere la Coppa e spianarsi la strada per la prossima Europa League. Un sogno per la squadra e per Firenze.

Intanto ecco gli ultimi verdetti in campionato, con lo spareggio-salvezza Spezia-Verona che potrebbe essere giocato al Franchi. Il Napoli chiude la festas scudetto battendo la Samp di “nonno Quagliarella”. La Roma si garantisce un posto in Europa League insieme all’Atalanta, che ha travolto 5-2 il Monza, mentre la Juve deve accontentarsi della Conference League, al netto di un eventuale intervento dell’Uefa, nonostante il successo di Udine. E’ il rigore di Dybala, trasformato al 90′ dopo un fallo di Amian su El Shaarawy, a spedire la Roma nella seconda competizione europea ma soprattutto a condannare un generoso Spezia allo spareggio per non retrocedere.

I liguri erano stati bravi a portarsi avanti in avvio con il colpo di testa di Nikolaou, prima del pareggio di Zalewski con un cross che si è infilato in rete a sorprendere Zoet appena prima dell’intervallo. La rete della Joya tiene a galla le chances salvezza del VeronaQuindi l’addio al calcio di Ibra, davanti a uno stadio che invoca il suo nome e gli dà l’arrivederci: “GodBye”. Copertina di una serata che il Milan indossa con la nuova divisa, per il commiato allo svedese e a un campionato iniziato con il tricolore sul petto e finito senza titoli. “Saremmo potuti arrivare secondi”, aveva detto alla vigilia Stefano Pioli. E per ribadire che la stagione rossonera si merita tutto il 7 in pagella che il mister ha accordato ai suoi, facendo una media tra l’8 indicato dal direttore tecnico Paolo Maldini per via della qualificazione alla Champions e il 6 per il cammino in campionato, arriva il 3-1 al Verona.

La curva in avvio srotola un “Società, vogliamo il salto di qualità. Un altro anno è passato, è ora di mercato”. Così che il rinnovo di Leao è un’ammazzacaffè dopo bocconi difficili da digerire ed emozioni invece a cui brindare. Sul campo, l’iniziativa ce l’ha il Milan, con Leao prima e Messias poi che arrivano al tiro proprio mentre giunge la notizia del vantaggio spezzino a Roma. Ci prova ancora Messias con un sinistro dal limite, ma il Verona quando vede il brasiliano non fa come la nave Principessa Mafalda, che naufragò davanti alle coste sudamericane. La squadra di Zaffaroni trae piuttosto ispirazione da un veronese doc come Ruggero Bauli, tra i pochi a salvarsi quando il transatlantico andò a picco: Ngonge va via a sinistra, mette in mezzo per Tameze che per centimetri non trova la deviazione che varrebbe il vantaggio. Il fondo lo trova ancora Ngonge, ma Djuric non impatta. Finché la fatal Verona di Rocco e Sacchi svanisce di fronte al monitor del Var: Ngonge colpisce Diaz in area e – pochi istanti dopo l’1-1 della Roma con lo Spezia – Giroud dagli undici metri fa 1-0.

Nella ripresa Tameze svirgola un sinistro dall’altra e Maignan, in uscita bassa fuori area, anticipa Ngonge. E mentre San Siro tributa l’applauso a Brahim, che esce battendosi la mano sul petto e abbracciando Pioli, i veneti impattano. Rimessa laterale, Lazovic la alza sul secondo palo per la testata vincente di Faraoni che vale l’1-1. La reazione Milan c’è, ma non porta frutto prima del 40′, quando Leao va via centralmente e cerca l’angolino lontano per il gol che vale il 2-1. Corsa verso Ibra e telefonini accesi allo stadio, prima che il portoghese (fresco di rinnovo) scriva la parola fine, con un’azione personale conclusa con la palla depositata direttamente in rete, dopo l’uscita bassa di Montipò. Il gol lo fa anche Dybala, in Roma-Spezia e il Verona si attacca alla radio per sapere se sarà spareggio. Al minuto 12 di recupero, sul campo dell’Olimpico, è sussulto anche per il Verona a San Siro: sarà spareggio.


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Sandro Bennucci

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