Bambina scomparsa: nuova ispezione dei carabinieri all’ex hotel Astor dopo lo sgombero
FIRENZE – Proseguono le indagini a tappeto sul presunto sequestro della piccola Kata, la bambina peruviana di 5 anni scomparsa sabato 10 giugno da Firenze. I carabinieri questa mattina, 18 giugno 2023, stanno ispezionando di nuovo l’ex hotel Astor, in via Maragliano a Firenze, dove la bimba viveva con la famiglia e altre decine di persone che lo avevano occupato abusivamente. L’immobile ieri è stato sgomberato in esecuzione di un provvedimento di sequestro preventivo disposto dal gip su richiesta della Dda fiorentina.
Sul posto anche un team del Gruppo d’intervento speciale (Gis) dei carabinieri, composto da quattro tecnici, e un altro del Ros che utilizzano apparecchiature ad alta tecnologia, anche adatte a individuare intercapedini o cavità nelle mura. Impegnati anche 8 carabinieri del Sis, fra il sopralluogo e le analisi di laboratorio.
Don Roberto Turco, parroco della parrocchia del Preziosissimo Sangue che dista pochi metri dallo stabile occupato, ha annunciato nell’omelia di oggi una preghiera per il ritrovamento della piccola Kata.
AGGIORNAMENTO DELLE 12.20
Ecco la lettera scritta da padre Juan Manuel Núñez Rubio, cappellano della comunità latinoamericana di Firenze, che è stata letta oggi al termine della messa nella chiesa di Santa Maria Maddalena dei Pazzi, dove si riunisce a pregare la comunità cattolica peruviana.
“Cari sorelle e fratelli,
oggi ricorre una settimana dalla scomparsa della nostra amata KATALEYA, una
settimana in cui abbiamo avuto molte domande e poche risposte, una settimana
piena di incessanti ricerche che non hanno ancora trovato nulla. È stata una
settimana in cui abbiamo adottato KATALEYA come una figlia, una sorella, siamo
preoccupati e in ansia per la sua scomparsa.
Questa scomparsa ha mobilitato tante persone piene di buona volontà, che con
coraggio si sono impegnate fin dal primo momento in cui hanno appreso la notizia
della scomparsa, si sono riunite e hanno iniziato le ricerche, nelle strade e nelle
piazze vicine a dove viveva. Questa scomparsa ha rattristato non solo i peruviani
presenti a Firenze, ma anche tutta la comunità fiorentina, anche dall’estero, in
particolare dal Perù, dove gruppi di persone sono uscite per esprimere la loro
preoccupazione e il loro sostegno ai gruppi di ricerca che si stanno mobilitando alla
ricerca della nostra amata KATALEYA.
Fratelli e sorelle, non stanchiamoci di continuare a chiedere al buon Dio di
proteggere e permettere di riavere tra noi la nostra amata Kata. C’è una famiglia che
l’aspetta e noi ne facciamo parte, perché questa cara bambina è oggi al centro delle
preoccupazioni delle nostre famiglie. Continuiamo a insistere con le nostre preghiere
perché KATALEYA appaia e abbia risposte ai tanti dubbi che oggi ci circondano.
Devo esprimere la mia preoccupazione, soprattutto quando ci riempiamo di
speculazioni in questo caso che stiamo vivendo, diventando giudici, investigatori o
psicologi senza avere alcun argomento a sostegno delle nostre speculazioni.
Affidiamoci ai professionisti, affidiamoci alle istituzioni che sono attualmente
mobilitate nella ricerca della nostra KATALEYA, saranno loro a permetterci di
conoscere tutta la verità. Incoraggiamo con il nostro sostegno e le nostre preghiere
tutte le persone di buona volontà che stanno indagando e cercando
instancabilmente la nostra amata bambina. So bene che queste persone sono
impegnate e non si fermeranno finché non troveranno risposte a questa scomparsa.
Accogliamo ancora una volta l’invito che il cardinale Giuseppe Betori ha rivolto a
tutte le parrocchie della diocesi di Firenze, a pregare per il ritorno della nostra
KATALEYA, perché una famiglia la sta aspettando, soprattutto un fratellino che
sicuramente chiede ogni giorno la sua sorellina.
Cara KATALEYA ti aspettiamo, vogliamo rivederti tra noi sorridente e goderti la tua
infanzia con il tuo fratellino, perché in mezzo al dolore della tua scomparsa, abbiamo
potuto prendere coscienza di quanto siano abbandonate le nuove generazioni e
siamo invitati a proteggerle e ad amarle. Speriamo che quando ti ritroveremo
potremo avere un ambiente sicuro per te e per ogni bambino della nostra città e del
mondo intero.
Cara comunità cristiana e tutte le persone di buona volontà, restiamo saldi, pieni di
energia positiva attraverso le nostre preghiere, affinché KATALEYA sia di nuovo in
mezzo a noi.
Uniti nella preghiera.“