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Sommergibile disperso nell’Atlantico: portava turisti a vedere il relitto del Titanic

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BOSTON – Allarme nell’Oceano Atlantico. Un piccolo sottomarino usato per portare gruppi di turisti a vedere il relitto del Titanic ha fatto perdere in queste ore le proprie tracce nell’oceano Atlantico, al largo del continente americano. Lo riferisce la Bbc, citando la Guardia Costiera di Boston, e precisando che è scattato l’allarme ed è stato dato il via alle ricerche.

Il piccolo sommergibile fa parte di una flottiglia di mezzi subacquei utilizzati da società private per portare gruppetti di turisti nelle profondità dell’oceano a visitare a pagamento i fondali su cui sono adagiati i resti del celeberrimo transatlantico adagiato a 3800 metri sotto il livello del mare.

Il Titanic fu varato oltre un secolo fa con la nomea di nave “inaffondabile”, ma colò a picco con molti dei suoi passeggeri nel 1912 dopo aver urtato un iceberg, alla prima traversata fra Inghilterra e America, in un disastro marittimo rimasto negli annali fino a essere raccontato da libri e film.

Al momento, secondo l’emittente britannica, non è chiaro se a bordo del mini sommergibile scomparso vi fossero visitatori o solo membri dell’equipaggio. Per ora è considerato “disperso”.

AGGIORNAMENTO DELLE 21,00

A diffondere la notizia, come detto, la Guardia Costiera di Boston, impegnata nel coordinamento di ricerche che con il passare del tempo si fanno via via più affannose. Inizialmente non era chiaro se e quanti individui si fossero imbarcati sul sommergibile privato, sparito apparentemente nel nulla. Ma a far svanire la speranza che si potesse trattare di un’immersione governata solo da piloti dell’equipaggio, o magari gestita da remoto, sono arrivate a metà giornata le prime informazioni ufficiali confermate dalle autorità nautiche del Massachusetts: a bordo risulta fossero saliti fino a 5 ospiti. Il Titan, capace di scendere a ben 4.000 metri sotto il livello del mare, ha in effetti una capienza massima concepita per 5 passeggeri. Visitatori disposti a pagare un biglietto salatissimo per farsi calare negli abissi per oltre una settimana e vedere con i propri occhi i fondali su cui sono adagiati i resti di quello che fu il bastimento più famoso del mondo, a circa 3.800 metri di profondità: resti identificati dopo decenni di esplorazioni, calcoli e avventure febbrili ormai nel 1985.

L’avventura, gestita dal tour operator americano OceanGate Expeditions, prevede otto giorni di missione, al costo – tutt’altro che abbordabile per i comuni mortali – di 250.000 dollari a persona. Il prezzo di un’esperienza da vivere a contatto con l’oscurità delle fosse oceaniche, ma soprattutto con gli spettri passati della vicenda del transatlantico maledetto, rimasta legata alla memoria collettiva d’intere generazioni grazie a libri, canzoni o film di successo (in primis il kolossal con Leonardo Di Caprio e Kate Winslet per la regia di James Cameron vincitore nel 1997 di 11 premi Oscar).

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