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Maturità 2023: Moravia, Quasimodo la Fallaci e Piero Angela fra le tracce della prova d’italiano

ROMA – I primi studenti stanno finendo la prova d’italiano. Per i meno pronti, o preparati, ci sarà ancora da penare sul foglio. Quella di stamani, 21 giugno 2023, è la prima prova della maturità 2023, prova che torna alla formula pre-covid, con due scritti (3 in alcuni casi) e un colloquio.

La prova di Italiano, comune a tutti gli indirizzi, prevede sette tracce (ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale) suddivise in tre diverse tipologie: due analisi del testo (uno poetico e l’altro di prosa), 3 tracce di testo argomentativo e 2 temi di attualità.

Per quanto riguarda le tracce proposte, c’erano Moravia, con un brano tratto da ‘Gli Indifferenti’, e Salvatore Quasimodo, con ‘Alla nuova luna’, che fa parte della raccolta ‘La Terra impareggiabile’. Non manca poi il brano ‘Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp’ tratto da un testo di Marco Belpoliti.

Poi ‘L’idea di nazione’, con un testo tratto da Federico Chabod è una delle tipologie di tipo B ‘Analisi e produzione di un testo argomentativo’ proposto agli studenti. Quindi un testo tratto da Piero Angela, ‘Dieci cose che ho imparato’.

E ancora: tra le proposte c’è anche un testo tratto da Oriana Fallaci, ‘Intervista con la storia’, edito da Rizzoli nel 1977. Una delle tracce di attualità richiama poi una lettera aperta inviata nel 2021 dal mondo accademico e culturale all’ex ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che invita a reintrodurre le prove scritte alla Maturità. La lettera fu scritta durante il periodo della pandemia.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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