Mobilificio di via Fanfani: divampa nuovo incendio. Paura fra i cittadini
FIRENZE – Nonostante la meticolosa azione dei vigili del fuoco, le fiamme sono divampate di nuovo oggi, 21 luglio 2023, nell’ex mobilificio Becagli di via Pietro Fanfani. Mistero. Indagano le forze dell’ordine.
Sono in azione le squadre dei Vigili del fuoco. Una densa e alta colonna di fumo nero si è alzata dal posto ed è visibile da diverse zone di Firenze.
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 16.50
I Vigili del fuoco stanno intervendo dalle ore 13:30 per il vasto incendio che sta interessando la parte esterna ed interna dell’immobile abbandonato.
A causa del vento presente nell’area interessata, sono in corso le operazioni di spegnimento anche di una sterpaglia situata nelle vicinanze del sito.
Sul posto i vigili del fuoco stanno affrontando l’incendio 2 squadre inviate inviate dal Fi-Ovest e dalla sede centrale, con supporto di 3 autobotti del comando fiorentino e di altri automezzi in supporto, come escavatori e pale gommate inviati dai comandi limitrofi.
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 20.45
In merito all’incendio che si sta protraendo nell’area ex Antilotex a Castello, il Comune di Firenze ha predisposta un’ordinanza sindacale contingibile e urgente per la messa in sicurezza e rimozione dei rifiuti al fine di tutelare la salute dei cittadini e la sicurezza urbana.
L’ordinanza ordina alla proprietà ”l’immediata verifica delle condizioni delle aree e degli edifici in oggetto, con particolare riferimento a quelli colpiti da incendio, e un’accurata verifica delle condizioni delle strutture, producendo adeguata relazione con descrizione dello stato dei luoghi e le azioni da intraprendere entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento dell’ordinanza stessa; si ordina altresì alla proprietà di porre in essere, entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della stessa ordinanza, ogni intervento necessario a garantire l’inaccessibilità a terzi dell’area, anche procedendo a demolire tutto o parte del compendio immobiliare al fine di impedire ulteriori intrusioni o occupazioni; si ordina altresì di provvedere alla raccolta e rimozione di tutti i rifiuti presenti nell’area e, di seguito, a provvedere a verificare l’eventuale contaminazione del suolo sottostante, producendo apposite relazioni entro e non oltre 45 giorni dal ricevimento della presente ordinanza; di porre altresì in essere ogni intervento di assicurazione e ripristino richiesti dal caso”.
Inutilmente decorsi i termini assegnati, ”l’Amministrazione si riserva la facoltà di adottare ulteriori atti applicando i sanzionamenti di legge e procedendo a denuncia all’Autorità giudiziaria ai sensi dell’art. 650 c.p”.
Il Corpo di Polizia Municipale è incaricato del controllo dell’esecuzione del provvedimento e della relativa sorveglianza e in caso di inosservanza procederà in via esecutiva con le modalità e i mezzi più idonei, compresa l’apposizione dei sigilli. Nel testo si ricorda che l’immobile, di oltre 14 mila metri quadrati di superficie coperta, è di proprietà privata e ormai abbandonato da anni, e ha subito varie occupazioni.
Già nel 2015 il Comune tramite ordinanza del dirigente edilizia dichiarò inagibile l’immobile e ordinò alla proprietà di adottare tutti gli accorgimenti per la pubblica incolumità e di eseguire gli interventi di messa in sicurezza, notificando che la stessa era responsabile di qualunque danno potesse derivare alle persone o alle cose. La proprietà dopo lo sgombero del 2015, avvenuto a seguito di un provvedimento di sequestro preventivo adottato dall’autorità giudiziaria nel 2014, ha fatto alcuni interventi di chiusura quale muratura di varchi al piano terra e finestre al primo piano, interventi che si sono rivelati non risolutivi.
Si sottolinea che la polizia municipale è intervenuta più volte in questi anni per scongiurare situazioni di pericolo o procedere con allontanamenti. Alla fine del 2018 l’immobile fu nuovamente sgomberato dalla Questura.