Migranti: sindaco di Pistoia ordina sgombero dalla parrocchia di Vicofaro. Don Biancalani ricorre al Tar
PISTOIA – Si appella anche al Concordato fra Stato italiano e Chiesa cattolica, don Massimo Biancalani che ha fatto ricorso al Tar dopo l’ordinanza di sgombero dei migranti dalla parrocchia di Vicofaro, emessa dal sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi.
Lo sgombero, specificano in una nota diffusa gli avvocati Elena Baldi e Fausto Malucchi, “dovrebbe comunque essere eseguito nel rispetto degli accordi intervenuti tra Stato Italiano e Stato Vaticano e quindi in armonia, come da nuovo Concordato sottoscritto a Palazzo Madama in data 18 febbraio 1984 e con l’autorizzazione delle Autorità ecclesiastiche della Santa Sede”.
I migranti, specificano gli avvocati, sono ospitati nei locali annessi alla chiesa e anche dentro la stessa chiesa: il sopralluogo a seguito del quale è scattata l’ordinanza ha contato in totale 164 posti letto, ma sarebbero di più gli ospiti.
La nota diffusa dai due legali di don Biancalani fa seguito, si spiega, “a notizie giornalistiche delle ultime ore, secondo le quali sarebbe fissato per lunedì un vertice in Prefettura al fine di dare esecuzione alla recente ordinanza” di Tomasi, provvedimento motivato dal rischio legato alla situazione sanitaria.
“L’ordinanza in questione – si specifica però dai legali – si basa su una situazione già nota da tempo e non da evenienze di questi ultimi giorni. Meno che meno è stata emanata per un’ipotetica emergenza tubercolosi. Il destinatario di tale ordinanza è don Massimo Biancalani al quale è stato assegnato il termine di 15 giorni per darne esecuzione. Appare evidente che, qualora in questa fase, si volesse organizzare lo sgombero di Vicofaro, egli dovrebbe essere il primo invitato a ognuna delle riunioni aventi tale tema, mentre, ad oggi, nessuna convocazione è pervenuta”.