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Prato, caporalato: aziende tessili, 11 attività sospese. Scoperte anche telecamere per sorvegliare gli operai

Lana
Settore tessile (Foto d’archivio)

PRATO – Dodici imprenditori del settore tessile abbigliamento sono stati denunciati dai Carabinieri e dall’Ispettorato del lavoro a Prato e provincia. E attività sospesa a 11 aziende. Non basta: sono state irrogate multe per 100mila euro. E’ questo, in sintesi, l’esito dei controlli nell’operazione “Alt caporalato Due2” disposta in tutt’Italia. Scoperte addirittura videocamere installate per sorvegliare il lavoro degli operai.

Oggetto delle ispezioni, soprattutto aziende gestite da orientali, in particolare cinesi, con sede a Prato ma anche a Montemurlo e Carmignano . Nei controlli in provincia Prato, spiega una nota, “complessivamente sono stati individuati 14 operai extracomunitari (cinesi, pakistani e bengalesi) privi di permesso di soggiorno”.

“Alcuni titolari d’azienda – prosegue la nota – sono stati inoltre denunciati o sanzionati per gravi violazioni alle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. In due attività sono stati rinvenuti sistemi di videosorveglianza idonei a controllare l’attività lavorativa degli operai”.

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