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Ponte Lastra a Signa-Signa: aggiudicati i lavori. Giani: “E’ un’opera per la Piana e l’Area Metropolitana”

Nuovo Ponte Di Signa
(foto Toscana Notizie)

FIRENZE – Con l’aggiudicazione e il cronoprogramma che vede la consegna dei lavori nel 2024 e la fine nel 2028, è delineato l’orizzonte preciso per la realizzazione del Ponte fra Lastra a Signa e Signa. Un’opera strategica e attesa, fortemente voluta dal presidente Giani che l’aveva inserita nel suo programma elettorale e per la quale ha spinto fin dall’inizio del suo mandato.

“Finalmente – ha detto Giani ci siamo. Nel 2024 l’opera entrerà nel vivo per essere poi completata nel 2028. Si tratta di un’infrastruttura importantissima per tutta la Piana fiorentina fortemente legata alla Fi-Pi-Li e all’uscita di Lastra a Signa, che cambierà in positivo il volto di questo territorio, collegando le zone di Scandicci-Lastra con quelle di Signa, Campi e Prato. Un’opera dunque strategica dal punto di vista viario, ma anche sotto il profilo della sicurezza perché insieme al ponte realizzeremo una nuova cassa di espansione, una nuova pista ciclopedonale e ulteriori opere di compensazione ambientale. Quindi non solo una viabilità più fluida e scorrevole, ma anche meno inquinamento e più sicurezza. Sappiamo bene – ha aggiunto Giani – quanto il ponte tradizionale fra Signa e Lastra, ricostruito nel dopo guerra, presenti oggi code anche di un’ora. La nuova opera consentirà invece, in un percorso che oltrepassa insieme sia l’Arno che la ferrovia, fluidità e velocità in un rapporto efficace col territorio”.

L’opera è già finanziata, per un importo complessivo di 71,5 milioni di euro: 65,5 provengono da Fondi di Sviluppo e Coesione e 6 da fondi regionali. Adesso il progetto definitivo presentato in sede di gara sarà esaminato dalla Conferenza dei Servizi per poter essere approvato e inserito nel contratto di appalto. Il raggruppamento di imprese aggiudicatario avrà poi 120 giorni di tempo per presentare il progetto esecutivo. Inizio dei lavori previsto nel 2024, conclusione entro il 2028.

Il presidente Giani si è soffermato anche sulla procedura dell’appalto integrato adottata per la realizzazione del ponte: “E’ la prima opera pubblica di questa portata appaltata direttamente dalla Regione. Fino ad oggi, per appalti così rilevanti la Regione, per la realizzazione, si affidava all’Anas e alle Province. Questa volta – ha sottolineato il presidente – c’è la gestione diretta da parte degli uffici regionali, segno della volontà che ha la Regione di rafforzarsi per gestire in prima persona le opere. Un modo – spiega ancora Giani – per velocizzare gli iter e andare a segno più velocemente ed efficacemente”.
In questo senso Giani ha sottolineato la centralità degli uffici regionali e il grande lavoro svolto dalla Direzione infrastrutture, mobilità e trasporti della Regione Toscana, che il presidente ha ringraziato.

Stamani, insieme al presidente Giani erano presenti l’assessore alle infrastrutture e mobilità Stefano Baccelli con il direttore Enrico Becattini e il Rup Antonio De Crescenzo, la sindaca di Lastra a Signa, Angela Bagni e il sindaco di Signa, Giampiero Fossi.

“Stiamo parlando di un’opera di oltre 70milioni di euro interamente finanziata dalla Regione Toscana – ha aggiunto Baccelli – di gran lunga l’opera più importante che la Regione Toscana sta realizzando come stazione appaltante. Abbiamo utilizzato la più celere e innovativa delle procedure facendo una gara sul progetto preliminare e abbiamo assegnato e aggiudicato al raggruppamento di imprese che è risultato vincitrice. Il percorso prevede alcune verifiche tecniche ma c’è già il progetto definitivo”.

La nuova opera sarà lunga 2.750 metri di cui 900 in viadotto con nuovo ponte sull’Arno in acciaio, con campata principale di oltre 140 metri di luce. Annesso all’opera, anche un percorso ciclopedonale di collegamento tra il Parco Fluviale di Lastra a Signa sulla riva sinistra dell’Arno e il Parco dei Renai.

L’intervento complessivo prevede anche la realizzazione di una cassa di espansione, che consentirà una sensibile riduzione del rischio idraulico per la zona sia per quanto riguarda le piene dell’Arno che per gli allagamenti derivanti dalle acque basse. La cassa è prevista dal Piano di riduzione del rischio idraulico, confermata e recepita in modo vincolante dal Piano di Assetto Idrogeologico e dal Piano Gestione Rischio Alluvioni dell’Autorità di bacino. Infine saranno create aree di compensazione ambientale, attraverso l’acquisizione da parte della Regione del Lago di Borgioli, situato in posizione baricentrica fra Arno e Bisenzio, e realizzati specifici interventi di rinaturalizzazione e potenziamento ecologico.

“Da anni – ha detto la sindaca Bagni- noi sindaci del territorio lavoriamo per poter vedere la conclusione di questa opera così importante per tutta l’area metropolitana: dal punto di vista economico, della sicurezza idraulica grazie alla nuova cassa di espansione, della sostenibilità ambientale e della qualità della vita e della salute dei cittadini. Il presidente Giani ha dimostrato di crederci fin da subito e grazie alla Regione, a tutti i tecnici e agli uffici coinvolti, adesso siamo davvero a una svolta epocale che consentirà di vedere la realizzazione di questa strategica infrastruttura a servizio di tutta la Toscana centrale”.

“È una grande soddisfazione- ha concluso Giampiero Fossi-, finalmente siamo davanti all’aggiudicazione dei lavori per il nuovo Ponte sull’Arno: un passo concreto per la nascita di una delle più importanti infrastrutture dell’area fiorentina. Un’opera che darà risposta al miglioramento della viabilità di Signa e Lastra a Signa grazie alla realizzazione di un grande arco di circonvallazione nella zona ovest di Firenze che collegherà le zone di Scandicci-Lastra con quelle di Signa, Campi e Prato. Un’opera che darà enormi vantaggi non solo in termini di traffico ma anche ambientali e d’inquinamento atmosferico – soprattutto nelle zone di via Roma e Via dei Colli -, mantenendo al contempo la centralità del nostro territorio lungo la viabilità regionale. Un sensibile miglioramento per la vita dei cittadini, dei lavoratori e per le nostre imprese. Infine è da sottolineare il grande sviluppo ambientale e il recupero di aree ambientalmente degradate che quest’opera porterà con sé. Oggi è senza dubbio un grande giorno per Signa, le Signe e per tutta Firenze”.


Gatto

Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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