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Terremoto in Marocco: i morti salgono a 2.122. Rabat: aiuti solo da 4 Paesi (non dall’Italia). 500 connazionali assistiti

RABAT (MAROCCO) – Stamani, domenica 10 settembre 2023, una nuova forte scossa (3.9 di magnitudo) è stata registrata a sud di Marrakech. Il bilancio dei morti sale a 2.122. Intanto il governo marocchino ha fatto sapere di aver accettato l’aiuto solo di quattro Paesi (Spagna, Regno Unito, Emirati Arabi, Qatar) per le operazioni di soccorso delle persone rimaste probabilmente intrappolate sotto le macerie.

Una fonte diplomatica marocchina ha infatti spiegato che il Marocco non ha attualmente bisogno di altri tipi di aiuto al di fuori della la partecipazione, come detto, di squadre provenienti da Spagna, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti e Qatar.

FARNESINA – La Farnesina rende noto che “il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha contattato oggi (domenica 10 setembre 2023) l’omologo marocchino Nasser Bourita per presentare le sue condoglianze e del governo al popolo marocchino per il violento terremoto che ha colpito il Paese nella notte tra l’8 e il 9 settembre”.

Lo rende noto la Farnesina in un comunicato. “Il vicepremier ha altresì ribadito la disponibilità dell’Italia a offrire ogni forma di assistenza umanitaria, mettendo, in particolare, a disposizione del governo di Rabat squadre di emergenza, nonché asset di sostegno all’attività degli ospedali e, più in generale, quanto possa essere necessario per far fronte all’emergenza umanitaria e per pianificare attività di supporto alle strutture sanitarie marocchine danneggiate dal sisma”.

“Nel restare in contatto con l’Ambasciatore d’Italia in Marocco, Armando Barucco, Tajani segue costantemente gli sviluppi della situazione, soprattutto in relazione alle attività di assistenza agli italiani interessati dal terremoto – prosegue il comunicato -. Fino ad oggi, l’Ambasciata a Rabat e il Consolato Generale a Casablanca, in raccordo con l’Unità di Crisi e anche grazie al desk istituito presso l’Aeroporto di Marrakech, hanno fornito supporto ad oltre 500 connazionali”.



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