Skip to main content

Scomparsa di Kata: hotel Astor di nuovo al setaccio. Chiesta rogatoria in Perù. La bambina venne rapita per sbaglio?

La piccola Kata, scomparsa dal 10 giugno 2023

FIRENZE – A tre mesi e un giorno dalla scomparsa di Kata, i carabinieri passeranno nuovamente al setaccio locali, corridoi sotterranei e pozzetti dell’ex hotel Astor di Firenze. Lo faranno con verifiche più invasive affidate a scavi, per escludere che possa esserci ancora traccia di Mia Kataleya Chicclo Alvarez, conosciuta semplicemente come Kata, la bambina peruviana che viveva proprio in quello stabile con la sua famiglia insieme ad altre decine di persone occupanti abusivi dell’edificio e svanita nel nulla.

Le nuove ricerche, sempre con il coordinamento dei magistrati Luca Tescaroli e Christine von Borries della procura di Firenze, titolari delle indagini, potrebbero essere svolte forse già nel corso di questa settimana. L’ipotesi dei pubblici ministeri è che Kata sia stata vittima di un sequestro di persona a scopo di estorsione, anche se non sarebbero mai arrivate richieste ai familiari della bambina.

In particolare, viene seguita la pista della ritorsione per un presunto racket delle stanze dell’ex hotel Astor, sgomberato definitivamente dalle forze dell’ordine alcuni giorni dopo la scomparsa di Kata. Nell’ambito di quell’inchiesta ad agosto è finito in carcere, insieme ad altre tre persone, lo zio materno della bambina scomparsa.

I magistrati della procura fiorentina hanno formalizzato una richiesta di rogatoria in Perù per acquisire alcune testimonianze di persone che si trovano nel paese d’origine della famiglia di Kata. I pm vorrebbero ascoltare anche uno zio paterno di Kata, detenuto in un carcere di Lima, e un altro peruviano, recluso nello stesso carcere, protagonista di una vicenda droga che risale al maggio del 2022 a Firenze, per verificare l’ipotesi che la bambina possa essere stata rapita per sbaglio.

A suggerire agli inquirenti questa possibilità era stato il padre di Kata, dopo che aveva parlato al telefono con il fratello detenuto in Perù.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741