Toscana: Giani vara la legge per la sua “Società Autostrade”. Gestirà la Fipili: con pedaggio per i Tir
“Toscana strade sta diventando realtà”. Lo ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani che stamani ha illustrato un ulteriore importante passaggio: l’approvazione, nell’ultima seduta di Giunta, della delibera con cui si dà il via libera alla proposta di legge che istituisce Toscana Strade, la società che gestirà la Fi-Pi-Li (con pedaggio per i Tir) e poi potrà estendere il suo operato anche a tutte le strade regionali della Toscana.
La palla passa ora al Consiglio regionale “dove – ha proseguito Giani – si svilupperà l’iter e il dibattito attraverso le analisi nella commissione competente e in aula. Lo scopo della nuova società in house della Regione sarà quello di gestire al meglio la Fi-Pi-Li. Una società che, con competenza, non solo si occuperà di manutenzione ordinaria, ma farà progetti che la renderanno più sicura e funzionale”.
Giani che ha presentato i nuovi passaggi insieme all’assessore alle infrastrutture e mobilità Stefano Baccelli aggiunge: “penso a progetti specifici da fare per gradi, sia di allargamento della corsia di emergenza che alla creazione di una terza corsi nei tratti dove si registrano maggiori rallentamenti, ad esempio da Pontedera fino alla biforcazione Pisa-Livorno o dall’uscita dell’A1 fino a Lastra a Signa”.
Entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge verranno costituiti e insediati gli organi della nuova società e nominato l’amministratore unico che entro 12 mesi recluterà il personale. A quel punto potrà entrare in funzione il pedaggiamento per i mezzi pesanti. Secondo la legge deliberata dalla giunta, la norma finanziaria autorizza una spesa di 2milioni di euro per la sottoscrizione del capitale sociale da parte della Regione Toscana e una spesa per il corrispettivo regionale che parte da circa 10milioni e 700mila nel 2024, a 11milioni 359mila euro nel 2025.
“Con questa proposta di legge realizziamo un indirizzo del programma di mandato del presidente, quello di prendersi in carico totalmente la Fi-Pi-Li sia in termini di ordinaria e straordinaria manutenzione, che degli investimenti che verranno realizzati. Il meccanismo della Società -specifica l’assessore Baccelli- prevede che con apposita delibera, ogni anno la Giunta regionale dia gli indirizzi, poi recepiti dall’amministratore unico chiamato a presentare un piano di attività annuale con proiezione pluriennale. Quello sarà il momento in cui vedremo in modo concreto quali sono gli investimenti previsti sulla Fi-Pi-Li, che risponderanno comunque a tre esigenze: la prima è quella di adeguare la Fi-Pi-Li stessa che ha un traffico di circa 50 mila veicoli al giorno analogo a quello di un’autostrada, come la A11. La seconda è quella di semplificare la governance; la terza esigenza è, dopo aver semplificato con un soggetto unico, quella di destinare personale dedicato solo alla gestione della Fi-Pi-Li”.
L’analisi economico-finanziaria e giuridica per la costituzione del nuovo soggetto destinato alla gestione delle strade regionali, è stata affidata all’advisor Kpmg che all’inizio di quest’anno aveva presentato nel dettaglio lo studio.
Giani ha spiegato che la Società potrà essere soggetto attuatore dei finanziamenti ministeriali e regionali. Il rapporto fra Regione e Società sarà regolato da un contratto di servizio secondo quanto dispone la normativa vigente. Oltre alle entrate del pedaggio dei TIR sono previste anche entrate da finanziamenti della Regione.
Le risorse, come detto arriveranno dal pedaggiamento, ma anche dal sistema delle sanzioni e dagli impianti pubblicitari, quelli consentiti dal codice della strada, e dai canoni relativi alle aeree di servizio.
Riguardo al pedaggio non ci saranno caselli ma un sistema Free-Flow per il controllo degli accessi con cinque portali localizzati lungo la superstrada.
Ricordiamo che il Garante della concorrenza ha già rilasciato parere favorevole, mentre la Corte dei Conti non ha ritenuto opportuno entrare nel merito ma si è pronunciata positivamente sul fatto che la Regione, nella sua autonomia legislativa, porti avanti il percorso. Dunque un sistema nuovo, più snello, autosufficiente in grado di garantire più qualità ad una strada che ha non solo esigenze di manutenzione sempre crescenti, ma anche la necessità di opere strutturali. In sostanza un assetto più efficace.