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Natale 2025
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Carabinieri: cambio al comando del 6° Battaglione “Toscana”. Insediato Montemurro

Carabinieri
La cerimonia alla caserma Baldissera

FIRENZE – Il Tenente Colonnello Domenico Pasquale Montemurro si è insediato al comando del 6° Battaglione Carabinieri “Toscana” di Firenze. Montemurro lascia la guida del Reparto Operativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce. Subentra al Colonnello Marco Centola, che lascia Firenze per andare ad assolvere ad un prestigioso incarico a Roma.

Il 6° Battaglione “Toscana”, come il resto dei Battaglioni e dei Reggimenti Carabinieri dislocati sul territorio nazionale, è in grado di garantire spiccata reattività, massima flessibilità e rapidità d’intervento nell’assolvimento dei propri compiti, connessi con:

• concorso alla difesa integrata del territorio nazionale;
• partecipazione ai servizi di ordine pubblico;
• vigilanza ad obiettivi sensibili militari e a quelli di natura civile definiti, di volta in volta, dall’Autorità di Pubblica Sicurezza;
• supporto dell’Organizzazione territoriale per incrementare il controllo del territorio nelle zone più sensibili sotto il profilo della sicurezza pubblica;
• predisposizione di assetti da impiegare nelle missioni “fuori area” per l’assolvimento delle funzioni di polizia militare ed il sostegno di alcune attività logistiche;
• esigenze di Protezione Civile.

Dal 2019, con la razionalizzazione e la valorizzazione di funzioni in supporto all’Arma “Territoriale”, i Reparti hanno assunto una nuova fisionomia ordinativa mediante la rimodulazione degli assetti dei Plotoni, prevedendo Squadre con compiti di Intervento Operativo (S.I.O.) e Operative di Supporto (SOS). Le SIO possono intervenire, nel numero di volta in volta ritenuto necessario, per lo svolgimento dell’operazione di controllo straordinario del territorio, a supporto dei reparti stanziali di una o più province al fine di prevenire, attraverso una più intensa e visibile attività di controllo del territorio, la “recrudescenza di specifici fenomeni criminosi” quali:

• rapine gravi,
• estorsioni,
• attentati dinamitardi ed incendiari,
• antisommossa
• sicurezza agli stadi
• sicurezza alle manifestazioni
• pubblica sicurezza
• contrabbando,
• sfruttamento della prostituzione,
• immigrazione clandestina;
oppure il “verificarsi di episodi delittuosi di particolare gravità” quali:
• omicidi,
• sequestri di persona,
• atti di eversione o terrorismo.

Le Squadre Operative di Supporto (S.O.S.) sono reparti costituitisi a partire dal 2016, in risposta al coevo accrescimento della minaccia terroristica nei confronti del continente europeo, in seno a tutti i Reggimenti e Battaglioni dell’Arma dei Carabinieri. A esse è devoluto il compito di intervenire quanto più tempestivamente possibile per fronteggiare situazioni di crisi ad alto rischio, nonché prevenire, contrastare e contenere atti di terrorismo in attesa dell’intervento del Gruppo di Intervento Speciale dei Carabinieri, devoluto ad intervenire per risolvere efficacemente tali situazioni.



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