Giornalisti: Tv Prato licenzia il direttore. “Sconcerto” dell’Associazione Stampa Toscana
Tv Prato, emittente controllata dalla Diocesi pratese, ha deciso di licenziare il direttore responsabile, il collega Gianni Rossi, che da 14 anni era alla guida della redazione. Rossi ha inviato all’Associazione Stampa Toscana questa breve ma sofferta nota: “Ho preso atto della comunicazione che mi è stata data questa mattina (22 settembre 2023, ndr). Il dolore è grande, dopo 14 anni alla guida di Tv Prato. Altro non mi sento di aggiungere in questo momento”.
La redazione di Tv Prato si è riunita in assemblea con la fiduciaria, Lucrezia Sandri, che alla fine ha diffuso questo comunicato: “Dopo aver letto le varie ricostruzioni a proposito dell’allargamento della compagine di Ope-Fin alla Lo Conte Costruzioni e dopo aver trascorso questi mesi, come sottolineato dal Vescovo monsignor Nerbini, a svolgere il nostro lavoro con “indiscussa professionalità e grande attaccamento all’emittente”, i dipendenti di Tv Prato tengono a precisare che la soluzione individuata dalla proprietà con l’ingresso del nuovo socio Ope-fin è ritenuta soddisfacente per varie ragioni, tenendo conto della situazione economico-finanziaria pregressa dell’emittente di cui il personale è venuto a conoscenza soltanto grazie al trasparente lavoro svolto dall’attuale presidenza”.
“In più di un’occasione – continua la nota della redazione – sono state date garanzie da parte della proprietà riguardo alla tutela dei posti di lavoro e al rispetto dei contratti nazionali di riferimento; ulteriore fattore di rassicurazione è che la Diocesi rimanga come soggetto di maggioranza all’interno dell’assetto societario di Tv Prato, elemento a garanzia secondo noi dell’autonomia e dell’indipendenza della testata. Come dipendenti abbiamo apprezzato l’operazione verità voluta dal vescovo Giovanni Nerbini che, tramite una nota stampa, ha inteso fare luce sull’iniziativa che ha portato all’ingresso di un nuovo socio in Ope-Fin, società di proprietà della Diocesi che detiene l’85% delle quote di Tv Prato. Esprimiamo il nostro ringraziamento a Monsignor Nerbini e alla Diocesi per aver aver salvaguardato l’autonomia della Tv, difendendone l’indipendenza. Siamo anche noi convinti che sia giunto il momento di voltare pagina e di guardare al futuro con un assetto aziendale più solido, nell’interesse della Tv, patrimonio della città, e di chi ci lavora”.
Come informa l’Agenzia Dire, “appena tre giorni fa il vescovo, Giovanni Nerbini, in una nota diramata alla stampa aveva difeso la scelta di far entrare in Ope-Fin, la finanziaria della Diocesi di Prato, che controlla l’85% dell’emittente, un nuovo socio: l’imprenditore edile Manuele Lo Conte con una quota del 4%”. Al tempo stesso, però – sottolinea sempre la Dire – aveva messo nel mirino Rossi. Con una sorta di “operazione verità”.
“Nerbini – scrive la Dire – aveva rivendicato i grandi sacrifici sostenuti dalla Curia negli ultimi anni per accompagnare gli investimenti sia sul fronte tecnico che del personale di Tv Prato evidenziando al contempo che questa operazione era stata affidata alla responsabilità del presidente-direttore generale e finalizzata a raggiungere la sostenibilità economica della gestione. Nel 2022 la Diocesi ha dovuto prendere atto che l’obiettivo non era e non sarebbe stato raggiunto”.
L’Associazione Stampa Toscana, sconcertata di fronte a un licenziamento in tronco, atto sempre drammatico e ancora di più in un momento di grande sofferenza nel mondo dell’editoria e dell’informazione, chiede al presidente del Cda di Tv Prato di sospendere la decisione e propone un tavolo sindacale – al quale potranno sedere il presidente, Sandro Bennucci, e il consigliere del direttivo Ast, Giacomo D’Onofrio – per poter valutare con rinnovata serenità una situazione che, allo stato attuale, si sta rivelando dolorosa per tutti.