Skip to main content

Prato: mistero sull’omicidio-suicidio nella sala giochi. Forse un tragico regolamento di conti

Polizia

PRATO – Due morti a Prato in una sala da biliardo. Erano cittadini di origine cinese. La dinamica pare chiara, uno ha sparato all’altro e poi si è ucciso. Il movente, per ora, resta oscuro. Indaga la polizia che con testimoni e immagini della videosorveglianza ha ricostruito il blitz di lunedì sera. Prima di mezzanotte di lunedì 25 settembre 2023, l’aggressore è entrato nel capannone adibito a sala biliardi, è salito al primo piano, ha cercato il suo ‘bersaglio’ e pare lo abbia attirato verso di sé con una specie di abbraccio, dunque gli ha sparato in faccia uccidendolo all’istante. Poi si è girato su stesso con l’arma in pugno, osservando uno per uno gli altri avventori, come se cercasse qualcun altro da uccidere. Ma, sempre secondo la prima ricostruzione, l’uomo si è puntato la pistola a una tempia e si è tolto la vita.

Alcuni clienti, terrorizzati, hanno lasciato stecche e palline e sono fuggiti per le scale, altri sono saltati dalle finestre e sono rimasti feriti atterrando malamente nel terreno intorno al fabbricato. Alcuni giocatori hanno temuto di essere obiettivo della rappresaglia. Le telecamere della videosorveglianza interna della sala da biliardo parrebbero confermare la dinamica dell’omicidio-suicidio ma sul movente è giallo.

Le due vittime erano cittadini cinesi di 56 e 55 anni. Il 55enne era piuttosto noto a Prato. Ignoti al momento i rapporti che avevano tra loro. Non erano parenti. La squadra mobile sta conducendo un’indagine difficile.

Nello slargo di via Fonda di Mezzana, davanti alla sala biliardi, c’era l’auto di grossa cilindrata posteggiata dall’aggressore. Accanto alla vettura, sull’asfalto, è stato repertato un proiettile inesploso, che potrebbe essersi scarrellato dalla pistola dell’aggressore. Nell’auto la polizia ha trovato degli scritti, in particolare una lista di nomi: obiettivo anch’essi della ‘missione’ punitiva? La squadra mobile considera la pista del regolamento di conti, per soldi, ma allora perchè il suicidio dell’assassino. Perché spararsi e non fuggire? La ricostruzione che depone per un caso di omicidio-suicidio è stata raccolta fra i primi testimoni sentiti, tutti giocatori di biliardo presenti quando ci sono stati gli spari.

Altri testi vengono ascoltati nelle ore. Gli investigatori registrano una certa agitazione nella Chinatown pratese. L’uomo che ha sparato sarebbe arrivato apposta da un’altra regione per svolgere il suo compito misterioso, una specie di ritorno dal passato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741