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Firenze, affitti brevi: stop di Palazzo Vecchio a nuovi Airbnb nel centro storico

FIRENZE – Il Consiglio comunale di Firenze ha dato il via libera, a maggioranza all’atto che prevede nell’area Unesco del centro storico lo stop alla creazione di nuovi Airbnb. La delibera, illustrata oggi, 2 ottobre 2023, in aula dal sindaco Dario Nardella, è passata con i voti favorevoli di Pd e Lista Nardella. A favore anche Sinistra Progetto Comune, gruppo misto (con Andrea Asciuti) e il capogruppo del M5s Roberto De Blasi.

Contrari, come previsto, Iv, tutto il centrodestra ad esclusone di Fi che al momento del voto non era in aula, e il gruppo Centro. Si prevede anche l’azzeramento dell’Imu sulla seconda casa, per tre anni, in favore di coloro che rinunceranno alle locazioni brevi e torneranno a quelle ordinarie.

L’assessore all’ambiente di Palazzo Vecchio Andrea Giorgio ha definito il voto contrario di Iv “incomprensibile” e, rispondendo ai consiglieri del gruppo di Matteo Renzi, ha affermato: “La delibera è politica perché regolare il rapporto tra mercato e diritto alla casa è una delle più grandi questioni politiche di oggi per difendere diritti costituzionali troppo a lungo lasciati senza tutele. È politica perché lo è la difesa della vivibilità nei centri storici, colpiti da una trasformazione rapida che contribuisce a svuotare la residenza e il commercio con servizi di prossimità che spariscono. Il governo di una città ha bisogno di politica e visione”. Secondo Giorgio si tratta di un atto “coraggioso e necessario”. P

Per Fdi, attraverso i consiglieri Alessandro Draghi e Jacopo Cellai, si tratta di “una delibera sbagliata, fuori tempo e discriminatoria”. Ubaldo Bocci del gruppo Centro ha sottolineato che l’atto è “tardivo, visto che ormai i grandi gruppi hanno già fatto tutte le speculazioni possibili”.

Per la Cgil Firenze: “Un primo passo nella direzione giusta, ora è necessario che la Regione approvi una legge che consenta ai Comuni interventi sistemici nella regolamentazione della questione, in maniera organica e non solo limitata all’area Unesco”.

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 23

“Riteniamo la delibera anti-Airbnb, votata in Consiglio comunale a Firenze, completamente sbagliata. È una scelta che va contro il liberalismo del mercato, che mostra caratteri anti democratici e anti costituzionali perché impedisce a imprenditori di inserirsi in città”.

Lo afferma Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia, l’associazione degli imprenditori degli affitti turistici, in merito alla delibera votata oggi in Consiglio comunale a Firenze.

“Il turismo rappresenta una fonte indispensabile per l’economia cittadina, non è limitando la sua crescita e i nuovi imprenditori che si risolve il problema: serve una visione più ampia, con interventi articolati che puntino a migliorare la qualità stessa del turismo. Il prossimo passo, altrimenti, quale sarà? Bloccare alberghi, ristoranti e negozi? Il rischio, o forse la certezza – dice Fagnoni – con questa decisione è di favorire il lavoro nero e numerose attività che comunque opereranno in città senza il rispetto delle regole che invece seguono tanti proprietari seri di immobili”.

“Non riteniamo che sia sbagliato regolare, lo è vietare. Per altro senza parametri alcuni che possano invece far parlare di equità in questa delibera – aggiunge il presidente di Property Managers Italia – Al contrario servirebbe inoltre valorizzare chi porta e ha portato in questi anni un beneficio alla città, recuperando con pregio immobili vuoti che erano da riqualificare ed hanno attratto anche un turismo positivo”.

“Come associazione – conclude Fagnoni – non ci tiriamo certo indietro: partecipiamo al tavolo del ministero del Turismo sugli affitti brevi stiamo lavorando con il governo nazionale ad una legge nazionale, perché le decisioni in questo ambito spetterebbero prima di tutto al Parlamento. Il sindaco Nardella ha invece scelto la scorciatoia localistica e propagandistica che porterà Firenze in un vicolo cieco”.



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