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Inchiesta medicina Firenze: Cassazione rigetta ricorso dei pm su Zanobini. Negato l’aumento di pena

ROMA – Nessun aumento di pena per Alberto Zanobini, già direttore generale del Meyer. La Cassazione ha rigettato la richiesta della procura di Firenze di interdirlo per un anno dalle funzioni.

Zanobini, coinvolto nell’inchiesta su presunti concorsi pilotati alla facoltà di Medicina di Firenze, ha scontato tre mesi d’interdizione, misura cautelare che il Tribunale del Riesame gli aveva inflitto confermando la decisione del Gip di Firenze.

“Il ricorso è inammissibile”, ha stabilito la Cassazione. gli ermellini. I reati ipotizzati, a vario titolo nell’inchiesta, sono corruzione, abuso d’ufficio e associazione per delinquere e ruotano attorno alla presunta gestione illecita di concorsi per professore universitario.

Nelle indagini, nel maggio 2022, la Procura aveva anche chiesto l’interdizione di un anno per l’allora dg dell’ospedale pediatrico Meyer. Il gip Antonio Pezzuti aveva disposto una sospensione ma di ‘soli’ tre mesi, ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza per i reati di abuso di ufficio e corruzione ma non per l’associazione per delinquere.

Contro questo provvedimento la Procura aveva fatto appello al Riesame, che però ha confermato la decisione di primo grado con la stessa motivazione. Allora il procuratore aggiunto Luca Tescaroli e il pm Antonio Nastasi hanno impugnato l’ordinanza del riesame in Cassazione.

Ma la Suprema corte ha respinto il ricorso. Intanto per l’ex dg e altre 32 persone, tra docenti universitari ed ex vertici dell’ateneo fiorentino e dell’azienda ospedaliera di Careggi, il procedimento penale va avanti. L’udienza preliminare è fissata il 12 dicembre.

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