Pedaggio su Fipili: la Regione aspetta un introito di 14 milioni l’anno. Via all’iter per “Toscana strade”
FIRENZE – La Regione aspetta un introito di almeno 14 milioni l’anno dal pedaggio che metterà, ai mezzi pesanti, i Tir, sulla Fipili, Firenze-Pisa-Livorno.
Il primo passo è stato il via in commissione, in Consiglio regionale, dell’iter per l’approvazione della proposta di legge che porterà alla costituzione della Società Toscana Strade Spa, attraverso le modifiche alle leggi regionali 88 del 1998 e 30 del 2005.
L’iter è stato questa mattina, martedì 17 ottobre 2023, attraverso l’audizione dell’assessore regionale ai trasporti, Stefano Baccelli, che ha illustrato il provvedimento nella seduta congiunta delle commissioni Ambiente e territorio, presieduta da Lucia De Robertis (Pd) e Affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd).
Come spiegato dall’assessore Baccelli, la costituzione della società avverrà attraverso una legge regionale, secondo quanto indicato nel Programma di azione normativa che è parte integrante del Prs (Programma regionale di sviluppo).
La normativa consentirà a Toscana Strade di subentrare alla Città metropolitana di Firenze che attualmente gestisce la superstrada tramite il Global Service di Avr. L’obiettivo è creare una società in house completamente dedicata. Un sistema nuovo, più snello, autosufficiente, in grado di garantire più sicurezza e qualità e ovviare alla necessità di opere strutturali.
“Si tratta di una scelta politica forte”, ha ribadito Baccelli. L’assessore ha ricordato che la Regione ha affidato alla società Kpmg Advisory S.p.A. uno studio per l’assistenza nell’analisi economico finanziaria e giuridica. Si prevede un corrispettivo annuale da parte della Regione pari a 10milioni 776mila 260 euro per il 2024 e 11milioni 359mila 420 euro per il 2025 (coperto con le entrate da sanzioni per oltre 9milioni l’anno e il ricorso al Fondo speciale per i nuovi provvedimenti legislativi).
Kpmg ha effettuato delle previsioni anche sugli scenari di introiti per il pedaggio, che potrebbero variare tra i 14 e i 16milioni all’anno. Molte le richieste di chiarimento e le domande di approfondimento poste dai consiglieri, nei primi interventi di Massimiliano Baldini (Lega), Alessandro Capecchi, Elisa Tozzi e Francesco Torselli (Fratelli d’Italia), Cristiano Benucci (Partito democratico).