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Israele: l’esercito ancora nella Striscia con tank e soldati. Tajani: “Italia astenuta all’Onu perchè non c’è condanna Hamas”

Tank A Gaza

TEL AVIV – L’esercito israeliano fa sapere che sono stati “colpiti 150 obiettivi nella notte’ a Gaza. Tajani spiega che l’Italia si è astenuta all’Onu perchè nel testo mancava la condanna di Hamas. Erdogan a Israele: ‘Metta fine a questa follia’. Netanyahu incontrerà oggi le famiglie.

Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato che 7.703 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra con Israele. Secondo il ministero, dall’inizio della guerra, il 7 ottobre, ci sono più di 3.500 bambini tra le morti registrate.

L’Italia si è astenuta nella risoluzione Onu perchè il testo non condanna Hamas. L’ha spiegato il vicepremier e ministroi degli esteri, Antonio Tajani. illustrando la posizione dell’Italia rispetto al testo approvato ieri dall’Assemblea generale dell’Onu in cui si chiede una tregua umanitaria a Gaza e su cui Roma si è astenuta assieme, tra gli altri, a Germania e Gran Bretagna:

“Il testo – ha detto Tajani – non era per noi accettabile perché non c’era la condanna esplicita di Hamas e non c’era una tutela nel testo della possibilità di Israele di difendersi. Quindi non abbiamo votato contro, ma ci siamo astenuti perché non era in linea con la visione del governo italiano”.

“Basta aiuti, basta corridoi umanitari a Gaza finché Hamas non rilascerà gli ostaggi. Dopo avranno tutto quello che vogliono”. È l’appello della madre di Eden Secharya, 28 anni, rapita dai terroristi ormai 3 settimane fa, al raduno di familiari e cittadini nella piazza del Museo di Tel Aviv convocato per chiedere un incontro urgente al premier Benyamin Netanyahu.

“È vergognoso che non lo faccia. Il governo dovrebbe essere qui, in questa piazza, adesso. La liberazione degli ostaggi è una priorità. Se non torneranno, nessun ebreo avrà più fiducia nello Stato di Israele come posto sicuro. Liberateli a ogni costo”.

Nella piazza, come lo scorso sabato, è stata allestita una tavolata con oltre 200 coperti vuoti in attesa del ritorno degli ostaggi per celebrare lo shabbat. Un gigantesco orologio digitale segna i giorni e le ore passate dal momento del rapimento nell’attacco di Hamas del 7 ottobre.

L’esercito israeliano ha diffuso i video degli interrogatori di due miliziani di Hamas – che hanno partecipato all’attacco dello scorso 7 ottobre – nel quale “confermano che l’organizzazione terroristica ha il suo nascondiglio sotto l’ospedale Shifa di Gaza City”. Già ieri il portavoce militare Daniel Hagari aveva fornito quelle che Israele considera le prove della circostanza. Nei video i due hanno sostenuto che il comando centrale di Hamas si cela sotto l’ospedale.

Aveva avuto “un ruolo significativo nella pianificazione e nell’esecuzione degli attacchi del 7 ottobre, guidando i terroristi che avevano usato i parapendii” per infiltrarsi nel sud di Israele, Issam Abu Rukbeh, il capo dell’unità aerea di Hamas, ucciso nei raid della notte scorsa.

Lo hanno reso noto le Forze di difesa israeliane e lo Shin Bet, confermando la morte di Abu Rukbeh, responsabile delle difese aeree, dei droni, dei parapendii e dei servizi di rilevamento aereo del gruppo terroristico.

AGGIORNAMENTO DELLE 19,20

Hamas ha dichiarato che “si sono svolti contatti sulla questione dei prigionieri e c’era la possibilità di raggiungere un accordo, ma il nemico ha temporeggiato”. Lo sostiene il portavoce delle Brigate Al-Qassam, Abu Oberida, ribadendo che “finora” i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza “hanno ucciso 50 prigionieri”.

Hamas chiede il rilascio dei detenuti palestinesi in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani. “ll prezzo da pagare per il gran numero di ostaggi nemici nelle nostre mani è svuotare le carceri di tutti i detenuti palestinesi”, ha detto il portavoce di Hamas, Abu Obeida, su Telegram.



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