Firenze: tramvia bloccata per 5 ore alla Fortezza allagata. Ancora chiusa la Fipili fra interporto e Lavoria
FIRENZE – La pioggia della notte fra sabato 4 e domenica 5 novembre 2023 ha prodotto un allagamento nella zona della Fortezza da Basso, a Firenze. L’acqua ha invaso le rotaie della tramvia bloccando il passaggio del tram in un tratto del viale Strozzi per circa 5 ore, dalle 6 alle 11.
Il servizio è comunque andato avanti dai capolinea fino al tratto allagato. Tratte rimaste attive, dunque, fra Villa Costanza e Valfonda e Careggi-Strozzi. Ha poi funzionato il servizio sostitutivo attraverso autobus.
Intorno alle 11, le operazioni per far defluire l’acqua dalla sede tramviaria sono state completate e il servizio ha potuto riprendere.
Ci si chiede: perchè è successo? La gran pioggia, certo. Ma fogne e tombini, a quanto pare, non erano in grado di ricevere l’acqua. La pulizia delle caditoie (le fossette dei marciapiedi) evidentemente non è stata ritenuta una priorità nonostante l’allerta arancione.
Ancora bloccata la Fipili. Risulta chiusa nel tratto dell’interporto-Lavoria per rottura del vicino Tora ed esondazioni torrenti più piccoli. In corso valutazioni e interventi per riaprire la strada il prima possibile.
“Stiamo agendo con tempestività – ha detto Giani- per togliere l’acqua nel tratto fra Lavoria e Collesalvetti e quindi ripristinare il traffico veicolare fra Firenze e Livorno”.
“La difficoltà – ha spiegato il presidente – è derivata dal fatto che il sistema di idrovore permanenti che è sulla Fi-Pi- Li, nell’area di Lavoria-Collesalvetti, scarica in questo momento in un’area di stazionamento di acqua. Stiamo lavorando per azionare un collegamento di idrovore dall’area interessata della Fi-Pi-Li direttamente sul canale scolmatore che da Pontedera conduce al mare. Cerchiamo di lavorare per riaprire la Fi-Pi-Li, almeno alle 14, nel tratto Lavoria- Livorno”. “Da Firenze a Pisa – precisa – è invece liberamente percorribile”.
Giani ha chiamato l’amministratore delegato di Avr che gestisce la strada, esortando il massimo impegno per la riapertura appena le idrovore allontaneranno l’acqua dal tracciato, trovando la massima disponibilità da parte dell’azienda.