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Firenzuola, controlli carabinieri forestali: cacciatore denunciato per abbattimento di specie protetta

Forestali

FIRENZE – Si intensificano i controlli da parte dei Carabinieri Forestali in merito all’attività venatoria sui valichi montani all’interno del Comune di Firenzuola, disposti dal Gruppo CC Forestale di Firenze. I controlli sono finalizzati al rispetto delle norme sul prelievo venatorio, ponendo particolare attenzione alla fauna migratoria sui valichi montani dove in questo periodo si concentra il flusso migratorio dell’avifauna.

Una pattuglia mentre transitava nel Comune di Firenzuola (FI) loc. Montefreddi lungo la Strada Provinciale n. 58 “Piancaldolese”, ha udito alcuni spari provenire da aree cespugliate poste sul lato destro della strada sopra indicata. Poco dopo è stato sottoposto al controllo ed identificato un cacciatore che, munito di fucile, stava facendo ritorno alla propria autovettura parcheggiata a bordo della strada. Durante la verifica dei CC forestali il cacciatore si è mostrato subito agitato, infatti dal controllo è emerso che l’uomo aveva abbattuto, raccolto e riposto all’interno della giubba da caccia un esemplare di storno (Sturnus vulgaris), specie nei cui confronti è vietata la caccia, ovvero il luogo e le circostanze non rientrano nella deroga della Regione Toscana. L’esemplare era stato privato nella maggior parte del corpo delle penne/piume, ma la sua identificazione era possibile dal piumaggio presente nella testa e dalle caratteristiche del becco e delle zampe.

La specie in questione non rientra tra quelle cacciabili previste dall’ art. 18 della Legge 157/92 s.m.i. che norma il prelievo venatorio in ambito nazionale. I Carabinieri forestali hanno proceduto a sequestrare il fucile e lo storno, segnalando all’Autorità Giudiziaria il cacciatore per aver praticato l’esercizio di caccia su una specie non consentita. Le verifiche sono proseguite anche in altre zone sottoponendo a controllo 56 cacciatori e comminando sanzioni amministrative in applicazione della Legge Regionale sul prelievo venatorio per un importo di € 800. Le sanzioni hanno riguardato in particolare la mancata annotazione dei capi abbattuti e della giornata di caccia.



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