Italiano: “Ci manca la ferocia in attacco”. Pioli: “Vittoria preziosa, ora testa alla Champions”
MILANO – Cattivi? No, bisogna essere addirittura feroci in attacco. Lo dice Vincenzo Italiano dopo la sconfitta di San Siro contro il Milan: “Ci manca quella ferocia per fare il gol e raddrizzare la partita. Non è la prima volta in cui prendiamo in mano le gare e negli ultimi metri non si riesce a segnare. Paghiamo un primo tempo senza grande ritmo, dove abbiamo concesso tanto negli ultimi 10 minuti. Per quello che abbiamo prodotto meritavamo almeno il pareggio”.
E ancora: “Con questo secondo tempo, non si può tornare a casa senza segnare. Fosse capitato al contrario, avremmo subito almeno un gol. I nostri attaccanti non possono tornare a casa felici. Beltran ha avuto una grandissima occasione nel secondo tempo e lì doveva far di più. Arrivava da un problema al costato e l’ho visto in ripresa”.
E infine: “Non è cosa da poco mettere sotto il Milan a San Siro in questo modo. Si gioca ogni tre giorni. Speriamo che talento e ferocia vengano fuori. La nostra classifica è buona e siamo dentro a tutte le competizioni. Solo il lavoro ti fa crescere e migliorare. La squadra è viva, propone e mette sotto squadre superiori a noi. Ci vuole fiducia”. E magari anche la capacità di far gol!
PIOLI – Pioli, invece, ha dichiarato: “Vittoria preziosa. Abbiamo giocato una partita particolare, che andava fatta così, forse soffrendo un po’, ma siamo stati squadra e abbiamo lavorato bene. Per questo momento è stata una sfida giocata con testa, anche con un ambiente e uno stadio che aveva bisogno di questo, e che forse oggi era un pò diverso dal solito. Martedì? Dovremo farci trovare pronti. In Champions ci sono delle partite che si preparano da sole, vogliamo fare bene”.
L’allenatore del Milan ha aggiunto: “Loro hanno alzato molto il proprio baricentro, non eravamo abituati a giocare così, ma dobbiamo farlo e oggi è stato così, sappiamo difendere bassi e soffrire un pò, anche se abbiamo rischiato troppo sui corner. Juve e Inter? Pensiamo a noi, dobbiamo dare continuità al nostro percorso, il risultato migliore sarebbe il pareggio. Camarda? E’ un bravo ragazzo, è molto giovane, ha talento ed è anche maturo, esordire a questa età non è da tutti, se lo meritava”. Con gli auguri per i suoi 15 anni, otto mesi e 15 giorni.