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Morte di Giulia: uccisa con 20 coltellate. Interrogatorio fiume per Turetta, nove ore per raccontare la sua “verità”

Giulia Cecchettin 2

VERONA – Si è concluso nella serata di oggi, 1 dicembre 2023, dopo nove ore, l’interrogatorio di Filippo Turetta, in carcere con l’accusa di aver ucciso l’ex fidanzata Giulia Cecchettin, l’11 novembre. Il 21enne ha risposto alle domande davanti al pm di Venezia Andrea Petroni. Un interrogatorio fiume durante il quale il ragazzo ha deciso di fornire la propria versione dei fatti.

A 100 chilometri di distanza è stata effettuata presso l’Uoc di Anatomia Patologica dell’Università di Padova l’autopsia sul corpo della ragazza. Giulia Cecchettin è morta dissanguata dopo che l’ex fidanzato Turetta le ha reciso l’aorta con una delle moltissime e profonde coltellate che le ha inferto. Sono questi i primi risultati emersi dell’ autopsia. Turetta avrebbe aggredito la giovane nel primo parcheggio di via Aldo Moro a Vigonovo e poi Giulia sarebbe morta subito dopo la seconda lite, avvenuta a Fossò. Quando Turetta l’ha abbandonata nella zona del lago di Barcis, in provincia di Pordenone, Giulia era già cadavere. Turetta avrebbe infierito sul corpo di Giulia mentre era ancora viva con più di 20 coltellate, profonde diversi centimetri. Quelle mortali avrebbero causato la morte di Giulia per emorragia.

Durante l’esame autoptico sono stati effettuati, oltre agli esami ematici, anche quelli radiologici come la Tac. Per cristallizzare le evidenze dell’esame medico, effettuato dal perito medico legale incaricato dalla procura di Venezia Guido Viel dell’equipe medica del professor Angelo Paolo Dei Tos, responsabile della UOC di Anatomia Patologica dell’Università di Padova, nella relazione medico legale, bisognerà collegare ai dati scientifici gli elementi che sono emersi dalle immagini delle telecamere, come gli orari e le date, che hanno immortalato alcune scene dell’aggressione e della fuga della Fiat Grande Punto di Filippo Turetta. La macchina utilizzata per trasportare il corpo e per la fuga, prima in Austria e poi in Germania, arriverà in Italia domani, 2 dicembre. All’esame autoptico hanno partecipato anche i consulenti di parte della famiglia Cecchettin, Stefano D’Errico e Stefano Vanin e quello della difesa di Turetta, la dottoressa Monica Cucci.


Gatto

Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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