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Firenze, Maggio Musicale: un convegno e un concerto per i 90 anni del Coro

Il Coro del Maggio Musicale Fiorentino (foto MMF)

FIRENZE – Venerdì 22 dicembre 2023 alle 20, al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Sala Mehta), concerto celebrativo per il 90° anniversario del Coro del Maggio, una delle compagini corali più prestigiose e importanti d’Italia; a dirigerlo, con l’Orchestra del Maggio, sarà l’attuale Maestro del Coro, Lorenzo Fratini. In programma la Petite Messe Solennelle di Gioachino Rossini; solisti quattro talenti dell’Accademia del Maggio: Olha Smokolina, Danbi Lee, Lorenzo Martelli e Lodovico Filippo Ravizza.

Prima del concerto, alle 17 nel foyer di galleria (ingresso libero), un convegno sulla ricchissima storia del Coro del Maggio; durante la tavola rotonda saranno ricordate le tappe artisticamente più significative. Ne parleranno Giovanni Vitali, Daniele Spini, Roberto Gabbiani (che ha guidato il Coro dal 1974 al 1990) e Lorenzo Fratini, che da 10 anni ne è il direttore.

Novant’anni di storia, dunque, per il Coro del Maggio Musicale Fiorentino, nato nel 1933, lo stesso anno in cui Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano e il grande Vittorio Gui istituirono il Festival del Maggio. Da subito, sotto la guida di Andrea Morosini, il Coro si qualifica presto come uno dei più prestigiosi complessi vocali italiani sia nell’ambito dell’attività lirica che di quella sinfonica; oltre a questo, l’attività del Coro si è sviluppata anche nel settore della vocalità da camera e della musica contemporanea, con importanti prime esecuzioni di compositori del nostro tempo quali Krzysztof Penderecki, Luciano Berio, Luigi Dallapiccola, Goffredo Petrassi, Luigi Nono e Sylvano Bussotti.

È stato diretto dalle più grandi bacchette del XX e del XXI secolo; dopo Morosini, i maestri del coro sono stati Adolfo Fanfani, Roberto Gabbiani, Vittorio Sicuri, Marco Balderi, José Luis Basso, Piero Monti e, dal 2013, Lorenzo Fratini.

Negli ultimi anni il Coro ha ampliato il repertorio alle maggiori composizioni sinfonico-corali classiche e moderne e ha partecipato a numerose tournée internazionali; la capacità di interpretare lavori di epoche e stili diversi in lingua originale sono caratteristiche che hanno reso il Coro del Maggio fra i più duttili e apprezzati dai direttori d’orchestra e dalla critica internazionale.

Parlando di questo importante anniversario, il commissario Onofrio Cutaia si è detto orgoglioso di poter essere presente per festeggiare questo traguardo: “Nel lavoro quotidiano in teatro ho potuto constatare, da quando sono stato nominato Commissario, che il Coro del Maggio Musicale Fiorentino – per vastità di repertorio (dal Barocco alla musica novecentesca e contemporanea), duttilità e pertinenza stilistica, pur in presenza di linguaggi musicali assai lontani fra loro – deve essere considerato come una della compagini corali più prestigiose a livello non solo nazionale, ma anche internazionale, come testimoniato dai successi ottenuti in numerose tournées. Di questo va dato merito a Lorenzo Fratini, maestro del nostro Coro, per le grandi capacità artistiche e il costante impegno per migliorare ulteriormente il livello delle prestazioni, senza dimenticare ovviamente il maestro Daniele Gatti, il nostro direttore principale e il maestro Zubin Mehta il nostro direttore onorario a vita. Sono dunque felice e orgoglioso di festeggiare i 90 anni del Coro del Maggio Musicale Fiorentino, nella certezza che il futuro riserverà sempre nuove occasioni di crescita artistica e di conferme del suo altissimo valore”.

Rossini, ritiratosi dall’opera e trasferitosi a Parigi, si dilettava a comporre brani di varia natura – da lui battezzatiPéchés de vieillesse; fra questi, laPetite messe solennelle, composta nel 1863 per soli, coro, due pianoforti e harmonium; a seguito di numerose richieste, Rossini si risolse a realizzarne anche una versione con accompagnamento orchestrale, firmata nel 1867 ed eseguita solo il 24 febbraio 1869 al Théâtre Italien di Parigi, pochi mesi dopo la morte del compositore. Sempre in bilico tra serio e faceto, nell’autografo della prima versione Rossini aveva congedato la sua opera chiedendo venia al Signore per quel suo ultimo peccato di vecchiaia, che sperava potesse garantirgli la salvezza eterna: “Ero nato per l’opera buffa, e Tu lo sai bene! Poca scienza, un po’ di cuore, e questo è tutto. Sii dunque benedetto e accordami il Paradiso!”.

Settori D e C: 25€; Settori B e A: 35€; biglietti in vendita in biglietteria, nei punti Box Office e online su https://www.maggiofiorentino.com/events/90-compleanno-del-coro-del-maggio

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