
Fiorentina, Palazzo Vecchio replica a Barone: “Non è il Comune che decide dove gioca la squadra”

FIRENZE – Palazzo Vecchio risponde direttamente alla Fiorentina, ritenendo “mancanza di rispetto istituzionale” le parole di Joe Barone. In ogni caso, sottiolinea il Comune, non è l’amministrazione che deciderà dove dovrà giocare la squadra durante il periodo, non breve, dei lavori allo stadio Franchi.
“Le parole del dg Barone – si legge nella nota del Comune – come riportate dagli organi di informazione, sono una grave mancanza di rispetto per le istituzioni, per il Comune, la città di Firenze e i fiorentini rappresentati dall’amministrazione comunale, tanto più alla luce degli ottimi rapporti con la proprietà di Acf Fiorentina”.
E ancora: “Il Comune di Firenze non ha mai fatto mancare la propria disponibilità a collaborare con Acf Fiorentina, ma perché la collaborazione sia efficace serve rispetto reciproco. Il Comune non decide dove gioca la squadra né tantomeno ha mai fatto il nome di Modena o di Cesena. Il Comune può supportare la squadra nella individuazione della migliore soluzione come ha sempre fatto e come sta continuando a fare. La soluzione ideale su dove giocare durante i lavori si può ancora trovare se c’è la volontà di tutti e, a questo fine, il Comune ha chiesto la collaborazione del governo, della Lega Calcio e della Figc perché il nuovo stadio Franchi è un progetto che interessa non solo la città ma tutto il Paese, visto che Firenze è ufficialmente candidata a ospitare gli Europei 2032”.
“Questo – conclude la nota – prescinde dal fatto che si debba procedere con gli interventi propedeutici al restyling, per non perdere i 150 milioni di euro per lo stadio Franchi, che non può essere abbandonato e che va restituito alla città e al quartiere più bello e funzionale che mai. Occasione storica per Firenze, per la Fiorentina e per i tifosi, che altre città italiane non hanno”.