Caso Osimhen: De Laurentiis rischia il processo penale
NAPOLI – Per il Napoli, Osimhen ha significato il terzo scudetto. Ma per Aurelio De Laurentiis quell’operazione sul mercato del calcio potrebbe portarlo a un processo penale.
Il caso sulle plusvalenze fittizie si arricchisce di una nuova tappa che vede coinvolto il patron del Napoli sull’affare Osimhen. I magistrati della Procura di Roma hanno chiuso l’indagine preliminare, aperta tempo fa sul club e sul suo presidente, e chiederanno per ADL il rinvio a giudizio, con l’accusa di falso in bilancio. Il procedimento è legato alle manovre economiche intorno all’acquisto dell’attaccante nigeriano nel 2020 dalla squadra francese del Lille.
Nel mirino degli inquirenti l’acquisto più costoso dell’era De Laurentiis in azzurro, i 71,2 milioni di euro spesi per acquistare il campione africano per il quale però vennero sborsati solo 50 milioni di euro. Nell’operazione furono inseriti quattro tesserati del Napoli con valutazioni che secondo gli inquirenti sarebbero state fuori mercato: Ciro Palmieri (7 milioni), il portiere Orestis Karnezis (4,8 milioni), Claudio Manzi (4 milioni) e Luigi Liguori (4 milioni).
Nessuno di questi calciatori è stato impiegato dal club francese e sono spariti dai radar nazionali. Nel procedimento della Procura di Roma, sarebbe coinvolta anche la società Calcio Napoli e altri dirigenti del club tra cui la moglie, due figli e alcuni membri del Cda. Relativamente alla richiesta di rinvio a giudizio per il presidente del Napoli, oltre alla giustizia ordinaria si muoverà anche quella sportiva. Il procuratore federale della Figc, Giuseppe Chinè, come appreso da LaPresse, chiederà infatti gli atti alla Procura di Roma, che a indagine penale ormai conclusa come di consueto dovrebbe trametterli alla procura federale nei prossimi giorni.
Il trasferimento dell’attaccante nigeriano fu oggetto due anni fa di un’inchiesta della giustizia sportiva nell’ambito del caso plusvalenze che ha coinvolto la Juventus ed altri club. La procura federale chiese 11 mesi di inibizione per il patron dei partenopei ma il tribunale federale assolse lui e la società.
De Laurentiis ora avrà 20 giorni di tempo per farsi interrogare dalla procura di Roma o produrre la sua memoria difensiva. Poi la Procura deciderà se archiviare o andare direttamente a processo. Lo scorso agosto l’inchiesta, partita da Napoli era stata spostata a Roma, sede dove era stato approvato il bilancio del club.I legali del Napoli fanno notare che sotto il profilo sportivo il Napoli è già stato prosciolto così come i dirigenti che hanno collaborato e contribuito a determinare l’operazione Osimhen.
Per l’avvocato Grassani un avviso di conclusione delle indagini significa che solo un parte di un puzzle molto più grande è stato collocato in una scacchiera “che manca ancora degli elementi fondamentali e quindi di una difesa della società e dei suoi dirigenti e di altre valutazioni da parte delle persone competenti”.