Skip to main content

Formula 1: Hamilton in Ferrari dal 2025. Il titolo del Cavallino vola in borsa. Briatore: “Serve la macchina, non Batman”

Lewis Hamilton (Foto d’archivio)

LONDRA – Dopo la ridda di voci di giornata, ecco la conferma: il team principal della Mercedes Toto Wolff ha comunicato al team, nel corso di una breve riunione, tenutasi nel quartier generale delle frecce d’argento a Brackley, il passaggio di Lewis Hamilton alla Ferrari dalla stagione 2025. Lo annuncia la ‘Bild’.

Tifosi del Cavallino assaliti dall’euforia. Ma non mancano risvolti pratici alla notizia: chiusura in calo per la Borsa di Milano con l’indice Mibtel che arretra dello 0,18% a 30.689,11 punti, ma vola la Ferrari, proprio dopo la presentazione dei risultati e sulle voci sul passaggio di Hamilton alla Rossa. Il titolo di Maranello chiude a +9,21%. Bene anche Stellantis che guadagna l’1,34%.

Lewis Hamilton, 39enne pilota anglo-caraibico, sette volte iridato, affiancherà dunque dal 2025 Charles Leclerc, fresco di rinnovo. Hamilton aveva firmato lo scorso agosto un rinnovo biennale con la Mercedes ma, secondo la BBC, il contratto prevede una clausola di uscita a fine 2024.

Hamilton prenderà dunque il posto di Carlos Sainz, in scadenza a fine stagione e per il quale il rinnovo sembrava una formalità, con l’annuncio dato per imminente dopo la firma di Leclerc. E invece, stando alle ricostruzioni che arrivano da Oltre Manica, una volta appreso che l’ingaggio del sette volte campione del mondo poteva essere una chance concreta, il presidente della Ferrari, John Elkann, si sarebbe subito mosso, complice anche il rapporto di amicizia che lega i due da anni.

Hamilton metterà così fine a un rapporto iniziato nel 2013 quando accettò di sostituire Michael Schumacher dando inizio a un ciclo straordinario: iridato nel 2008 in McLaren, il pilota inglese colleziona altri sei titoli, l’ultimo nel 2020, infrangendo record su record. Il Gran Premio di Abu Dhabi 2021, gara non priva di polemiche che consegna il Mondiale a Verstappen, segna un punto di svolta nel rapporto con la Mercedes, che nelle successive due stagioni non riesce più a consegnargli una monoposto in grado di lottare per l’ottava corona.

Le sue ultime dichiarazioni sembravano però preludere a un rapporto che sarebbe durato ancora a lungo, almeno fino all’irruzione sulla scena della Ferrari, tentazione alla quale non avrebbe saputo resistere. Un po’ come Ayrton Senna, il suo idolo, che senza la tragica fine a Imola nel ’94 sarebbe poi sbarcato a Maranello.

Il matrimonio Hamilton-Ferrari potrebbe poi scatenare un effetto domino nel mercato piloti: se è vero che Verstappen è legato alla Red Bull fino al 2027, Leclerc ha appena rinnovato e lo stesso Lando Norris ha da poco sottoscritto un nuovo contratto con la McLaren, a fine stagione saranno liberi i vari Carlos Sainz e Fernando Alonso, seri candidati ad affiancare George Russell in Mercedes nella prossima stagione, raccogliendo l’eredità di chi detiene i primati di titoli mondiali (a pari merito con Schumacher), pole (103) e vittorie (104).

BRIATORE – “Sono molto sorpreso del passaggio in Hamilton in Ferrari, avrà avuto le sue motivazioni. L’unica cosa da dire è fare tanti auguri alla Ferrari e al pilota inglese. Perché sorpreso? Credo abbia avvisato il team in questi giorni, la Mercedes ha fatto molto per lui. Ci si abituerà a questa realtà”.

Così Flavio Briatore. Che aggiunge: “Se condivido la scelta? Non lo so, prima di tutto si deve mettere a posto la macchina, puoi anche avere ‘Batman’ nel team ma se la macchina non è competitiva non è che il pilota possa fare la differenza. E’ fondamentale che la macchina funzioni”, ha aggiunto. “Per me Leclerc e Sainz sono molto simili, le scelte le fa chi vive giornalmente con la squadra e con i piloti. Se la Ferrari ha fatto questa scelta vuol dire che è giusta per loro, però, ripeto, devi avere la macchina che dia la possibilità al pilota di vincere”.

Per Briatore l’età di Hamilton non è un problema: “Basta con questa storia dell’età. In F1 quello che conta è il cronometro. Abbiamo visto Alonso cosa ha fatto l’anno scorso. Hamilton ha due anni in meno, non è un fiore o una primula. Parliamo però di piloti con grandissima esperienza. L’unica cosa che conta sono i tempi che fai al giro, in gara, la consistenza e come aiuta a mettere a punto la macchina. Non l’età o quanto sei alto”.


Paulo Soares

redazione@firenzepost.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741