Omaggio a Kurt Hamrin, Antognoni: “Firenze lo deve ricordare con una dedica importante”
FIRENZE – Omaggio a Kurt Hamrin. Eravamo in tanti, stamani 6 febbraio 2024, nella sala monUmentale del Franchi. Ognuno con i suoi ricordi. O con la curiosità di conoscere il grande campione di ieri, com’è stato per l’intera rosa della Fiorentina di oggi con lo staff tecnico guidato da Vincenzo Italiano. I viola di oggi, con sguardo partecipe, hanno portato il saluto e il segno di vicinanza ai familiari del “grande viola” che se n’è andato.
C’era anche Giancarlo Antognoni, commosso: “Kurt Hamrin l’ho conosciuto forse più come persona amica che come calciatore. Ci siamo frequentati per via del matrimonio di sua figlia con il mio amico Moreno Roggi, e quindi andavo spesso a casa sua. Ho un ricordo piacevole, ci metteva a nostro agio, nonostante noi stessimo iniziando a giocare in Serie A e lui era già artefice della storia delle squadre con cui ha giocato”.
E ancora: “Kurt ha avuto un percorso abbastanza identico a quello che poi ho avuto io, quelli come lui sono giocatori che si ricordano per il comportamento in campo, mentre i tifosi se lo ricordano soprattutto perchè faceva tanti gol”.
A chi gli ha chiesto se sia giusto intitolare a Kurt Hamrin qualcosa a Firenze, Antognoni ha risposto: “A volte basta il ricordo della gente, quello è importante. Poi mi sembra anche doveroso intitolargli qualcosa, ma la cosa fondamentale è il ricordo dei fiorentini verso i giocatori che hanno lasciato qui qualcosa di concreto”.
Il figlio di Hamrin, Giampiero, ha raccontato: “Stiamo sentendo in queste ore l’affetto di Firenze, un qualcosa su cui io non avevo assolutamente dubbi. Firenze è una città che ha accolto mia mamma e mio papà nel 1958 quando sono arrivati e da allora l’hanno fatta casa loro ed in Svezia hanno una casetta nel bosco, ma a settembre tornavano sempre qua”.
“Il ricordo di mio papà è ovviamente legato al calcio – ha aggiunto – Da piccolino ho avuto il privilegio qualche volta di andare in ritiro con lui ed ho dei bellissimi ricordi legati a quei momenti. Sono cose probabilmente molto personali ed anche difficili da spiegare, però credo che sia facile comprendere quanto un bambino di dieci anni potesse essere emozionato e preso da certe cose. Il ricordo del mio papà è di una persona molto taciturna, di poche parole, però molto determinato. Nella vita e nel privato, come in campo, era una persona molto seria, rispettosa degli altri”.
Molte le persone che anche oggi, come già era avvenuto ieri, hanno voluto porgere il loro omaggio ad Hamrin, miglior marcatore della storia della Fiorentina, ma anche tanti gli ex viola come Andrea Orlandini, Giancarlo Antognoni e Giovanni Galli.
“Hamrin non l’ho vissuto direttamente, ma l’ho conosciuto tramite l’amicizia con Moreno Roggi – ha raccontato proprio Galli – La loro famiglia l’abbiamo vissuta a pieno, porto con me il ricordo di una persona elegante, educata, mite. Sia in campo che fuori straordinaria. Tutto quello che si sta scrivendo e dicendo oggi, Kurt se lo meritava a pieno”.
Domani, mercoledì 7 febbraio 2024, alle 11, l’ultimo saluto nella basilica di San Miniato al Monte. sopra Piazzale Michelangelo. Da lì si vede Firenze. E anche lo stadio.