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Morte Navalny: fiaccolata bipartisan a Roma. E Schlein propone codice appalti anche per i privati dopo crollo di Firenze

Fiaccolata per Alexei Navalny, lunedì 19 febbraio 2024, a Roma, in piazza del Campidoglio. Clima bipartisan: aderiranno tutti i partiti, Schlein è stata fra le prime a dire “ci saremo”. E si continua a parlare della possibile sfida in Tv, fra Giorgia Meloni e la segretaria del Pd, “arbitrata”, sembra ormai assodato, da Bruno Vespa.

La tragedia di Firenze permette a Elly Schlein di proporsi a Giorgia Meloni per fare fronte comune sul tema della sicurezza sul lavoro. Oggi, 18 febbraio 2024, da Chieti ha rilanciato: “Chiediamo che il Governo prenda misure che estendano le tutele del Codice degli appalti al settore privato, solo così potremo fare un passo avanti a garanzia di lavoratrici e lavoratori e mettere fine ad una concorrenza a ribasso fatta sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici. Questa è una questione per noi essenziale e fondamentale”.

Ma anche il terzo mandato e la politica estera stanno dividendo il centrodestra ed Elly Schlein vuol fare in modo che i fari puntino sul solco fra gli alleati di governo. L’esempio è quello della mozione del Pd sul Medio Oriente, passata con l’astensione dei partiti di maggioranza dopo una telefonata fra Schlein e la premier Giorgia Meloni, ma che poi – fanno notare dal Nazareno – “ha scatenato l’ira della Lega” verso gli alleati. Prima di guardare nelle case degli altri, però, Schlein deve sciogliere i nodi interni. E il terzo mandato è un inciampo grosso anche nel Pd, con i sindaci e i governatori che lo sponsorizzano e la segretaria che invece ha sempre frenato.

Per questo Schlein avvia il dialogo, lasciando un varco: nel Pd “non ci sono posizioni cristallizzate”. Schlein ha delineato la strategia in una riunione della segreteria, in vista della direzione di lunedì. E siccome intende girare il dito nelle divisioni degli altri, prima del confronto interno coi dirigenti dovrà cercare di sminare le divisioni che punteggiano il terreno domestico.

Per questo, Schlein ha in programma un giro di telefonate: in segreteria – è stato spiegato dal Nazareno – “abbiamo ragionato su come affrontare il passaggio, partendo dal dialogo con i sindaci e gli amministratori locali”. Perché il tema è in Parlamento, con l’emendamento della Lega per estendere a tre mandati il periodo di carica dei primi cittadini e dei governatori. C’è poi la cronaca, con la tragedia diFirenze. Schlein è “molto decisa a riproporre il tema” della sicurezza sul lavoro “all’attenzione del governo, che ha gli strumenti per affrontarlo”, dando la disponibilità ad “abbandonare lo scontro con la premier Giorgia Meloni” per “affrontare insieme questa emergenza”.

Nessun passo in avanti, invece, su due questioni cardine per le europee. La prima riguarda l’eventuale candidatura della segretaria Pd: “Facciamo le liste e poi verrà presa la decisione – è stato spiegato – E’ una valutazione che faremo dopo aver composto la squadra. Si riuniranno di nuovo gli organismi dirigenti e poi verrà presa una decisione”.

La seconda si riferisce al duello Tv con Meloni: “Ci sarà un solo confronto, non c’è ancora un accordo” sull’emittente e non è in programma “a stretto giro”. Anche perché l’attenzione è concentrata sul congresso del Pse, che si terrà a Roma, alla Nuvola, il primo e due marzo, con “la presenza di Sanchez, Scholz e di tutti gli altri leader”.

Per il Nazareno “è evidente che l’Italia sarà centrale nella sfida fra la nostra famiglia politica e questa destra”. Al congresso verrà approvato il manifesto elettorale del socialismo europeo: Schlein “ha contribuito in maniera fondamentale sui temi della pace e del lavoro”. Resta ancora da sciogliere il ghiaccio con Giuseppe Conte.

Il presidente del M5s, in campagna elettorale in Sardegna a favore di Alessandra Todde (M5s appoggiata anche dal Pd), ha aperto alla possibilità di un comizio di chiusura con Schlein. Dal Nazareno la risposta è stata misurata: “Abbiamo registrato questa apertura”. Ma anche se la stessa Todde è parsa frenare l’ipotesi: “La chiusura della campagna sarà sarda come è giusto che sia” ha detto.


Sandro Bennucci

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