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Firenze, Maggio Musicale: Brahms e Mendelssohn con Orchestra e Coro diretti da Min Chung

Min Chung (diffusione foto ufficio stampa)

FIRENZE – Al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, in Sala Mehta, venerdì 23 e sabato 24 febbraio alle 20 debutta sul podio alla guida dell’Orchestra e del Coro del Maggio il figlio d’arte Min Chung; in programma la sublime Rapsodia n. 53 per contralto, coro maschile e orchestra e ilGesang der Parzen(Canto delle Parche) di Johannes Brahms e la celebre Sinfonia n. 3 “Scozzese” di Felix Mendelssohn-Bartholdy. Voce solista nella Rapsodia di Brahms uno dei talenti che frequentano l’Accademia del Maggio, il contralto Danbi Lee. Il maestro del Coro è Lorenzo Fratini.

È il secondo dei concerti della Stagione invernale che offrono il palco a un giovane direttore promettente, che viene a trovarsi nella non facile posizione fra il primo (Hankyeol Yoon, accolto molto calorosamente due settimane fa) e il secondo classificato (Vitali Alekseenok, 29 marzo) al prestigioso concorso von Karajan. Min Chung, come si può facilmente immaginare, è figlio di Myung-Whun Chung, che avremo durante il Festival (25 maggio). Si è formato a Parigi dove ha studiato contrabbasso, violino e pianoforte; nel corso della sua carriera ha già guidato importanti ensemble come l’Orchestra Nazionale Sinfonica della RAI, i Wiener Kammerorchester, l’ Orchestra Haydn di Bolzano e la Filarmonica di Tokyo. È la prima volta che affronta le due composizioni corali di Johannes Brahms.

La Rapsodia per contralto, coro maschile e orchestra op. 53 fu composta nell’estate del 1869; il testo scelto è tratto dal poema di Goethe Harzeise im Winter(Viaggio d’inverno nello Harz) che descrive la solitudine di un misantropo deluso dall’amore. Il solo balsamo capace di lenire il cuore amareggiato e indurito dell’uomo è la musica, che viene invocata come conforto divino. Prima interprete della Rapsodia fu la celeberrima Pauline Garcia Viardot, che la eseguì a Jena il 3 marzo del 1870.

Gesang der Parzen op. 89 per coro e orchestra fu composto nel 1882, sempre su testo di Goethe, dal IV atto dell’Ifigenia in Tauride: Ifigenia ricorda in un monologo il canto delle Parche, arcano ammonimento a non voler eguagliare o sfidare gli dèi, che capricciosamente decidono la sorte degli uomini.

Nel luglio del 1829 Felix Mendelssohn, ventenne, visitò la Scozia e rimase colpito dal paesaggio e dalla visita delle rovine della cappella dove fu incoronata Maria Stuarda; ebbe così la prima idea musicale che avrebbe successivamente dato vita alla Sinfonia in la minore op. 56, detta “Scozzese”, che ultimò solo nel 1841. Eseguita a Lipsia il 3 marzo dell’anno successivo, è uno splendido prodotto della piena maturità stilistica del compositore, oltre a esser l’ultimo lavoro sinfonico.

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Piazza Vittorio Gui)

Venerdì 23 e sabato 24 febbraio alle 20

Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino – Direttore Min Chung – Contralto Danbi Lee – Maestro del Coro Lorenzo Fratini

Johannes Brahms, Rapsodia op. 53 per contralto, coro maschile e orchestra su testo di Johann Wolfgang von Goethe da Viaggio invernale nello Harz (Adagio / Poco Andante / Adagio)

Johannes Brahms, Gesang der Parzen op. 89 (Canto delle Parche) per coro e orchestra su testo di Johann Wolfgang von Goethe da Ifigenia in Tauride

Felix Mendelssohn-Bartholdy, Sinfonia n. 3 in la minore op. 56 “Scozzese” (Andante con moto. Allegro un poco agitato / Vivace non troppo / Adagio / Allegro vivacissimo. Allegro maestoso assai)

Settore D: 20€; Settore C: 35€; Settore B: 50€; Settore A: 70€; biglietti in vendita anche sul sito del Maggio senza sovrapprezzo

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