Mosca, Jorit da Putin: “Voglio mostrare che sei umano”. Ed è bufera. Tajani: “Propaganda in stile kgb”. Polemica anche a Firenze
MOSCA – Vladimir Putin vuol fare l’amico con l’Italia. Per la seconda volta in un paio di settimane Vladimir Putin prova a lanciare un segnale di distensione. Il 20 febbraio lo aveva fatto attraverso la studentessa milanese Irene Cecchini, questa volta il prescelto è l’artista di strada napoletano Jorit – al secolo Ciro Cerullo – al quale parla della comune aspirazione alla libertà dei russi e del “grande popolo italiano”, citando Garibaldi.
Ma il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispedisce il messaggio al mittente, parlando di “propaganda” in stile Kgb, mentre tra le forze politiche si leva un’ondata di proteste e polemiche.
“Presidente Putin, le chiedo di fare una foto insieme per dimostrare all’Italia che lei è umano come tutti e la propaganda su di lei non è vera”, ha detto Jorit al termine di una sessione di domande e risposte al Forum internazionale della gioventù a Sochi.
“Certo – gli ha risposto il capo del Cremlino -, basta che non mi dia un pizzicotto per sincerarsi che sono una persona reale”. Cerullo allora è salito sul palco e si è fatto immortalare abbracciato a Putin. Jorit, diventato famoso con i suoi graffiti sui palazzi di Napoli, ha assunto da tempo posizioni polemiche nei confronti di quella che definisce la “propaganda” a favore di Kiev. Tra i suoi murales ve n’è uno realizzato nel 2023 a Mariupol, città ucraina conquistata dalle truppe russe l’anno prima dopo una feroce battaglia. Nell’opera è raffigurata una bambina della repubblica separatista filorussa di Donetsk, nell’est dell’Ucraina, alle cui spalle piovono missili con la scritta ‘Nato’.
“L’idea – ha spiegato l’artista – era mostrare i problemi dei bambini del Donbass al mondo intero. I media parlano delle sofferenze dei bambini di un Paese, ma rimangono in silenzio su quello che succede in quello vicino”.
In questo caso, i bombardamenti delle forze ucraine che colpiscono anche i civili delle zone filorusse dal 2014. A Sochi, Jorit ha realizzato un graffito con un ritratto di Ornella Muti. L’opera è stata inaugurata alla presenza dell’attrice, che nei giorni scorsi aveva presenziato alla Settimana della Moda di Mosca, dove la figlia Naike Rivelli aveva sfilato in passerella.
Muti (all’anagrafe Francesca Romana Rivelli), la cui nonna materna era di San Pietroburgo, è molto popolare in Russia e prima dell’inizio del conflitto in Ucraina, aveva annunciato che stava preparando i documenti per ottenere la cittadinanza.
Ma il clou della giornata è stato il botta e risposta tra Jorit e Putin, il quale il mese scorso, parlando con Irene Cecchini in un forum a Mosca, aveva detto che l’Italia era “sempre stata vicina” alla Russia. La domanda di Cerullo apparentemente innocua, riguardante l’arte come ponte tra i due Paesi, ha dato lo spunto al presidente russo per lanciare un nuovo messaggio all’Italia.
“Quella italiana è una grande arte di un grande popolo, noi in Russia l’abbiamo sempre considerata così e la consideriamo ancora così”, ha assicurato Putin. Ma ad unire i due popoli, ha aggiunto, c’è anche il comune “desiderio di libertà”, che porta al rispetto dell’uno verso l’altro. “La lotta dell’Italia per l’indipendenza, Garibaldi… questo non ci ha forse uniti? Questo ci ha sempre uniti”, ha osservato il leader russo.
Netto il rifiuto di Tajani di quella che considera una mossa mirata ad impattare sugli equilibri della politica italiana e sul quadro delle alleanze con gli altri Paesi occidentali. “La propaganda era l’arte del Kgb, la disinformatia era arte dell’Urss ed evidentemente c’è ancora qualcuno in Russia che usa quest’arte per cercare di mettere altri in difficoltà”, ha detto il titolare della Farnesina. L’Italia, ha chiarito il ministro, è dalla parte dell’Ucraina ma “ciò non significa che siamo in guerra con il popolo russo”.
Carlo Calenda, leader di Azione, ha invece parlato di “utili idioti, pagati o semplicemente in cerca di notorietà”, ma ha anche colto l’occasione per attaccare “un vice presidente del Consiglio (cioè Matteo Salvini) formalmente alleato del partito di Putin”.
Per Fratelli d’Italia ha invece parlato il presidente della commissione Cultura e Innovazione della Camera, Federico Mollicone, accusando Ornella Muti, la figlia Naike e Jorit di essere dei “mercenari, artisti a cappello del dittatore postsovietico. Pecunia non olet, ma in questo caso trasuda sangue”, ha aggiunto.
Pina Picierno, del Pd, vice presidente del Parlamento europeo, ha invece annunciato di aver chiesto all’Ue di adottare sanzioni contro Jorit, accusandolo di avere aderito “al disegno criminale e genocidario del popolo ucraino da parte di Putin”.
Polemica anche a Firenze. “Per il sindaco Nardella è ancora un idolo Jorit, lo street artist che ha detto di voler contrastare la propaganda occidentale su Vladimir Putin?”. Lo ha detto, in una nota, il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano Francesco Torselli.
FIRENZE – “Qui a Firenze conosciamo bene le simpatie filocomuniste dell’artista visto che nel 2020 è stato pagato dal Comune per realizzare un murales di Antonio Gramsci sulle case popolari di Via Canova – ha continuato il rappresentante di Fdi -. Quando, due anni prima, aveva dipinto sempre a Firenze un murales dedicato a Nelson Mandela, l’allora assessore Funaro (oggi candidata sindaco della sinistra) disse che Jorit lanciava ‘un bel messaggio artistico, ma anche sociale, per l’integrazione e l’uguaglianza’. Alla luce delle ultime esternazioni, Jorit è ancora un idolo per Nardella e Funaro? È ancora un uomo impegnato nel lanciare bei messaggi universali?”.