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Firenze: morto l’architetto Guido Spadolini, un innovatore. Molto legato allo zio Giovanni

Guido Spadolini (Foto Studio Spadolini)

FIRENZE – Se n’è andato a 75 anni, l’architetto Guido Spadolini. Era figlio di un altro grande dell’architettura fiorentina: Pierluigi. E nipote del mitico Giovanni Spadolini, direttore di giornali, inventore del ministero dei beni culturali, presidente del Consiglio e anche del Senato.

Ma lui stesso, Guido Lorenzo il nome completo, è stato una gran firma: autore di importanti piani di recupero e valorizzazione di zone industriali in Italia e la loro trasformazione in aree residenziali e commerciali. E’ morto in ospedale. I funerali si terranno lunedì 11 marzo, alle 10:30, nella chiesa di Santa Margherita a Montici, a Firenze.

Era nato nel 1949. Anche sua manna era architetta: Gianna Fagnoni. Guido si laureò a Firenze nel ’75. Nello stesso anno avviò la sua attività di progettazione a Milano, presso un’importante azienda legata a rapporti con il mercato estero ed in particolare con i paesi in via di sviluppo. Per questo settore porta avanti ricerche sulla componentistica per l’edilizia civile, ospedaliera di servizio pubblico, prefabbricata e realizza sistemi modulari flessibili di semplice assemblaggio facilmente trasportabili in containers.

Nel 1978, rientrato a Firenze, Guido Spadolini inizia la libera professione, mettendo in atto le esperienze maturate nelle industrie e realizza per svariate società italiane prototipi di civile abitazione con sistemi prefabbricati. Parallelamente indirizza la sua attività nella progettazione di alberghi, ospedali, centri commerciali. Nel 1988 fonda, con il padre Pierluigi, lo Studio Spadolini & Associati, portando avanti l’attività di ricerca e la progettazione integrata, collaborando ai progetti dei Palazzi di Giustizia di Ravenna, Foggia, Reggio Emilia, nonché alla realizzazione della nuova sede uffici e centro di calcolo delle Assicurazioni Generali a Mogliano Veneto e vincendo il concorso per la nuova sede della Bayer a Milano.

Nel 1990 è socio fondatore della società Hydea, dove ricopre la carica di presidente fino a maggio 2006. Con essa inizia una serie di progettazioni, dalla ristrutturazione ed ampliamento delle Terme di San Casciano dei Bagni, al progetto di restauro e trasformazione in Museo del Castello dei Paleologi di Acqui Terme, ai nuovi insediamenti commerciali quali i Designer Outlet di Serravalle Scrivia (Alessandria), Castel Romano (Roma) e Barberino di Mugello per il Gruppo McArthurGlen.

Dal 2000, Guido Spadolini lavora ad importanti piani di recupero e valorizzazione di zone industriali e loro trasformazione in aree residenziali, commerciali e terziarie quali l’intervento di Porta Nova a Crema (ex area Pan-Electric), il Bottalino a Biella, l’ex Opificio Fanini a Loreto ed il complesso ex Giunti a Firenze. Il sui percorso architettonico non tralascia importanti ristrutturazioni di edifici e di residenze private, sportelli bancari, la progettazione esecutiva dell’Auditorium Unione Industriali di Prato e la Sala Congressi di Viareggio. La sua attività prosegue con la trasformazione da struttura pubblica a edificio privato della ex S.M.A. a Firenze, da area industriale a Centro Fitness di 8000 mq, alla progettazione di un impianto industriale a Benevento e alla ideazione di un parcheggio scambiatore con relativo Centro Servizi a Forte dei Marmi (Lucca).

Attività poliedrica, che non trascura la partecipazione ad importanti concorsi internazionali, quali il Centro Congressi a Roma e la Martyrs’ Square a Beirut. Dal 2003 al 2008 Guido Lorenzo SPADOLINI collabora con la società Europrogetti srl di Milano per lo sviluppo dell’area di Castello a Firenze. Dal 2006 sviluppa alcuni progetti residenziali e non in Kazakhstan, in Qatar in Russia. Dal 2009 al 2017 ricopre per la Tui il ruolo di direttore artistico nello sviluppo immobiliare della Tenuta di Castelfalfi (Fi), portando a compimento la ristrutturazione di svariati casali, la costruzione di ville e appartamenti di lusso; a marzo 2017 viene inaugurato Il Castelfalfi, albergo da 120 camere categoria 5 stelle e relativa spa.

Nel frattempo sviluppa diversi progetti a carattere commerciale tra i quali i più significativi sono quello del Polo della Moda di Le Muy a sud della Francia: un nuovo concetto di interpretare lo shopping all’interno di spazi laboratorio in un involucro architettonico fortemente integrato nell’ambiente circostante e il restyling di un outlet shopping in Cina, dove all’impianto, originariamente caotico, è stato dato quel carattere di italian style che tutto il mondo ci invidia.

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Sono sconsolato: Guido Spadolini era un mio amico. Conosciuto a Pian de’ Giullari, nella villa il “Tondo dei cipressi”, di suo zio Giovanni, costruita grazie alla liquidazione da direttore de “Il Resto del Carlino”, prima di essere chiamato a dirigere il “Corriere della Sera” per poi affermarsi in politica. Guido veniva spesso a trovarmi a “La Nazione”. E portava la notizia giusta.

Eravamo insieme, a Roma, nel 1994, al funerale dellp zio, ossia di “Giovannone”, come affettuosamente lo chiamavano in famiglia. Mi fece scrivere che lui e suo padre avrebbero disegnato la tomba dello zio, nel cimitero delle Porte Sante. Scoppiò la polemica: gli architetti del Comune rivendicarono la priorità. Fu trovato un compromesso. Guido era un uomo di spessore, non solo nella professione. Amava profondamente Firenze, così come tutta la sua famiglia. Volava alto. Mancheranno le sue visioni, le sue idee, i suoi progetti. Che avevano quasi sempre, al centro, il bene della città. Ciao Guido.

Sandro Bennucci

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