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Case green: passa direttiva Ue. Cosa cambia per ristrutturazioni, caldaie, pannelli

Il Parlamento europeo

Alla fine è passata, non senza polemiche e contrasti forti, la direttiva sull’efficientamento energetico degli edifici, la cosidetta Case green. Il Parlamento europeo l’ha approvata con 370 a favore, 199 contrari e 46 astenuti. La polemica però non è finita. I partiti di centrodestra, che fanno parte della maggioranza di governo in Italia, hanno votato contro.

Salvini parla di “Follia europea”. Aggiungendo: “Grazie all’impegno della Lega e del gruppo ID, erano già state fermate alcune delle eco-follie volute dai burocrati, ma non è bastato. La nostra battaglia continua: serve un cambio di rotta per rivedere la direttiva, mandando a casa le sinistre e portando a Bruxelles una nuova maggioranza di centrodestra. L’8 e il 9 giugno, chi sceglie la Lega sceglie più Italia e meno Europa”. Anche Confedilizia parla di “danni contenuti”, ma di provvedimento che dovrà essere rivisto dalla Commissione Ue che nascerà dalle prossime elezioni europee.

Plaudono invece al via libera del Parlamento europeo Sinistra e Verdi e M5S. Per Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera, “”Anche stavolta dalla parte sbagliata: i partiti della destra al Parlamento europeo hanno votato contro la direttiva per le Case green. Che non è un’impuntatura ambientalista, ma l’unica risposta per contribuire in modo serio alla riduzione di emissioni inquinanti, garantire risparmio energetico e abbassare notevolmente le spese per le famiglie”.

TRAGUARDO 2050 – Lo scopo della revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia – spiega il Parlamento europeo – è di ridurre progressivamente le emissioni di gas serra e i consumi energetici nel settore edilizio entro il 2030 e pervenire alla neutralità climatica entro il 2050. Tra gli obiettivi figurano anche la ristrutturazione di un maggior numero di edifici con le prestazioni peggiori e una migliore diffusione delle informazioni sul rendimento energetico.

ZERO EMISSIONI – Secondo la nuova normativa, tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2030. Inoltre, i nuovi edifici occupati o di proprieta’ delle autorita’ pubbliche dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028. Gli Stati membri potranno tenere conto, nel calcolare le emissioni, del potenziale impatto sul riscaldamento globale del corso del ciclo di vita di un edificio, inclusi la produzione e lo smaltimento dei prodotti da costruzione utilizzati per realizzarlo”.

EDIFICI RESIDENZIALI – Per gli edifici residenziali, i Paesi membri dovranno adottare misure per garantire una riduzione dell’energia primaria media utilizzata di almeno il 16% entro il 2030 e di almeno il 20-22% entro il 2035. In base alla nuova direttiva, gli Stati membri dovranno inoltre ristrutturare il 16% degli edifici non residenziali con le peggiori prestazioni entro il 2030 e il 26% entro il 2033, introducendo requisiti minimi di prestazione energetica. Se tecnicamente ed economicamente fattibile, i Paesi membri dovranno garantire l’installazione progressiva di impianti solari negli edifici pubblici e non residenziali, in funzione delle loro dimensioni, e in tutti i nuovi edifici residenziali entro il 2030.

STOP CALDAIE – Gli Stati membri dovranno spiegare come intendono predisporre misure vincolanti per decarbonizzare i sistemi di riscaldamento eliminando, gradualmente, i combustibili fossili nel riscaldamento e nel raffreddamento entro il 2040. A partire dal 2025, sarà vietata la concessione di sovvenzioni alle caldaie autonome a combustibili fossili.

RINNOVABILI – Saranno ancora possibili incentivi finanziari per i sistemi di riscaldamento che usano una quantità significativa di energia rinnovabile, come quelli che combinano una caldaia con un impianto solare termico o una pompa di calore. La nuova normativa non si applica agli edifici agricoli e agli edifici storici, e i Paesi membri possono decidere di escludere anche gli edifici protetti per il particolare valore architettonico o storico, gli edifici temporanei, le chiese e i luoghi di culto.

BATTAGLIA ELETTORALE – Tutto qui? E’ molto. Ma la partita giurano, soprattutto dal centrodestra, non è chiusa. Proprio le “case green” diventeranno motivo di scontro nella campagna elettorale che deciderà davvero i destini delle famiglie europee.


Sandro Bennucci

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