Firenze, il Prefetto: “Più controlli alle Cascine, in via Palazzuolo, alle fermate della tramvia”. Anche con militari di “strade sicure”
FIRENZE – Giro di vite per la sicurezza a Firenze. Aumenteranno i controlli nei luoghi a rischio: alle Cascine, in via Palazzuolo, alle fermate della tramvia, alla stazione di Santa Maria Novella. Lo dice il prefetto, Francesca Ferrandino, dopo il vertice sulla sicurezza pubblica a Palazzo Medici Riccardi. Un vertice preceduto anche dalla proposta del Pd di rimuovere il questore, Maurizio Auriemma. Proposta rimasta isolata. E attaccata da quasi tutte le altre forze politiche e dal coordinamento dei comitati dei cittadini che vogliono solo più garanzie di sicurezza.
“A Firenze rispetto al 2022 c’è un aumento di delittuosità, in particolare nel Quartiere 1, che copre l’area del centro storico – ha detto Francesca FerrAndino dopo il vertice – Tale aumento dei reati incide non solo sulla percezione di sicurezza, ma lede il diritto di ogni cittadino di vivere in pace nella propria città”.
Ed ecco le iniziative nate dal vertice: “Garantiremo un impattante servizio di controllo del territorio nelle aree che sono state oggetto di attenzione, ovvero quelle delle Cascine, via Palazzuolo, le fermate della tramvia, la stazione di Santa Maria Novella. Ci sarà un poderoso aumento di controlli. Alla stazione di Santa Maria Novella, dal 5 aprile 2024, ci sarà un incremento dei militari di ‘Strade sicure’, che ci permetterà di realizzare ulteriori dispositivi di controllo del territorio, secondo le direttive impartite dal ministro Piantedosi”.
“Continuiamo – ha proseguito il Prefetto – con l’attività legata alle spaccate che sta dando buoni risultati, le attività connesse al controllo degli esercizi commerciali, lavoro che si già si svolge dal gennaio 2023 e che prevede il ritiro della licenza su richiesta del prefetto per coloro che non rispettano le regole. E garantiremo un’ulteriore attività amministrativa di controllo sulle sublocazioni. Non tralasceremo gli altri quartieri, faremo un costante monitoraggio dell’andamento della delittuosità”.