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Disforia di genere, Procuratore di Firenze: “Abbiamo ricevuto la relazione del Ministero e la stiamo valutando”

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Il procuratore Filippo Spiezia (foto Palinko/Firenzepost)

FIRENZE – A margine di un evento a Firenze, il Procuratore della Repubblica, Filippo Spiezia, ha brevemente risposto ai cronisti sulla relazione ministeriale relativa alla disforia di genere praticata a Careggi.

“Sul centro per la disforia di genere di Careggi – ha solo detto Spiezia – noi siamo stati notiziati della relazione ispettiva del ministero della Salute e la stiamo valutando”.

AGGIORNAMENTO DELLE 20

La nota diffusa dalla Regione Toscana: “La relazione sull’ispezione del 23 e 24 gennaio 2024 all’azienda ospedaliero-universitaria di Careggi, decisa dal Ministero della salute, è arrivata. La documentazione ufficiale sul percorso di presa in carico e gestione dei pazienti in età evolutiva con disforia e incongruenza di genere è stata consegnata nel pomeriggio di oggi, 8 aprile 2024.”

“Confermiamo quanto già espresso nei giorni scorsi – commentano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini –. Rimane il disappunto per l’anticipazione di alcuni contenuti della relazione prima ancora che venisse consegnata alla Regione: un gesto che rappresenta un vulnus istituzionale e che ha alimentato un dibattito pubblico fuorviante e strumentale”. “Da una prima lettura sommaria – continuano – sembrano emergere indicazioni tese al miglioramento di alcune attività del Centro per l’incongruenza e disforia di genere di Careggi, i cui capisaldi fondamentali tuttavia non appaiono messi in discussione”.

Nei prossimi giorni la Direzione sanità, welfare e coesione sociale della Regione, insieme alla direzione di Careggi, al Centro di coordinamento regionale per le problematiche sanitarie relative all’identità di genere (Crig) e al Centro regionale per il rischio clinico, approfondirà i contenuti della relazione e risponderà alle indicazioni del Ministero.

“Seguiremo l’iter definito dal Ministero della salute contenuto nella relazione con il consueto spirito di leale collaborazione istituzionale – chiudono Giani e Bezzini –, ci impegneremo per pianificare le azioni necessarie e su questo a dare un riscontro al Ministero entro trenta giorni, per poi informare lo stesso dicastero sullo stato di avanzamento entro novanta giorni dalla ricezione, così come previsto dalla relazione”.

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