Nasce Autostrade dello Stato: interamente partecipata dal ministero dell’Economia. E controllata dai Trasporti
ROMA – Approvato dal Consiglio dei Ministri di oggi, 9 aprile 2024, il decreto che istituisce la società per azioni “Autostrade dello Stato”, interamente partecipata dal Ministero dell’economia e delle finanze e sottoposta al “controllo analogo” del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
E’ quanto riferisce una nota del Mit. Una società tutta pubblica, aggiunge la nota, che avrà il compito di gestire le Autostrade statali a pedaggio.
Il Cdm ha anche dato il via libera alla modifica del regolamento per la disciplina del servizio di ormeggio. Il provvedimento stabilisce che il servizio di ormeggio è svolto esclusivamente da personale iscritto nel registro degli ormeggiatori, selezionato a seguito di procedura concorsuale. Prevista anche la mobilità degli ormeggiatori tra i vari porti e la disciplina tariffaria, i cui parametri saranno di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Una norma – conclude la nota – di riordino e disciplina chiesta con forza dagli operatori del settore.
Una start up a controllo pubblico che si occupi delle Autostrade pubbliche con pedaggio. Cosi’ il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini ha spiegato la nuova societa’ Autostrade dello Stato, prevista nel decreto approvato in Consiglio dei ministri.
“Di Autostrade pubbliche – ha spiegato Salvini a margine di un evento promosso da Fermerci – ce ne sono attualmente quattro, l’obiettivo e’ di avere una concessionaria pubblica. Siccome siamo in fase di rinnovo anche di concessioni autostradali, perche’ tante sono scadute anche da anni, la societa’ puo’ aiutarci soprattutto sulle manutenzioni, programmazioni, progettazioni. E’ una start up, va costruita”.
Salvini ha spiegato che si tratta di “una società totalmente di controllo pubblico, del Mef, però serve anche perchè la normativa europea lo prevede e non potevamo tenere nello stesso contenitore tratti stradali e autostradali diversi”.
“Stiamo lavorando piu’ ad ampio raggio – ha poi aggiunto il ministro – su una nuova gestione delle concessioni autostradali, anche perche’ ci sono pedaggi diversissimi a seconda delle zone del Paese, dei tratti autostradali. L’obiettivo e’ arrivare a contenere alcuni pedaggi che sono di molto superiori agli altri. Ovviamente tutte le concessioni esistenti vanno a scadenza, non si interviene su quello che c’e’. Stiamo ragionando su quello che sarà – ha concluso – nell’ottica di avere ancora più investimenti a vantaggio dell’utenza”.