Università di Firenze: morto Antonio La Penna, grande latinista
FIRENZE – L’Università di Firenze ha comunicato oggi la notizia della scomparsa di Antonio La Penna, già Professore Ordinario di Letteratura latina presso il nostro Ateneo e illustre latinista, attivo fino all’ultimo (soltanto lo scorso 18 gennaio fu presentato alla Biblioteca delle Oblate il suo libro Filologia e studi classici in Italia tra Ottocento e Novecento. Volume primo: Orientamenti, istituzioni, temi).
Era nato a Bisaccia, in provincia di Avellino, il 9 gennaio 1925 e si è spento nella sua casa fiorentina; la sua attività all’interno dell’Università di Firenze ha coperto quasi mezzo secolo, dal 1956 al 2000.
Allievo del grande filologo classico Giorgio Pasquali, Antonio La Penna è stato maestro di generazioni di studenti, che da lui hanno appreso non solo la letteratura latina, ma anche l’amore per la cultura e la serietà e dedizione al lavoro, cui del resto lui stesso non si è sottratto ben oltre l’età della pensione.
«Con La Penna – ha ricordato la rettrice Alessandra Petrucci – l’Italia perde uno dei suoi intellettuali più prestigiosi e raffinati, e la comunità internazionale degli studiosi del mondo antico uno dei suoi esponenti più illustri».
La Penna – spiega l’Ateneo – fu autore di edizioni critiche fondamentali, saggi epocali su poeti e prosatori latini (Sallustio, Virgilio, Orazio, Tibullo, Properzio, Ovidio, Fedro, e innumerevoli altri autori), nonché studi dottissimi sulla fortuna dell’Antico e sulla storia della filologia, e acute e spesso profetiche riflessioni sulla scuola e sull’università.
Nel 1987 fu insignito del Premio Feltrinelli per la storia e critica della letteratura. Dal 2002 era stato cooptato nell’Accademia dei Lincei.