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Elezioni a Firenze, Saccardi: “Con me si cambia squadra senza cambiare campo”

Stefania Saccardi
Stefania Saccardi (foto della Città Metropolitana di Firenze)

FIRENZE – Cambiare squadra senza cambiare campo. E’ lo slogan di Stefania Saccardi, candidata sindaco per Italia Viva. “Ho la sensazione – ha detto – che ci sia spazio per una candidatura come la mia che non si pone in linea con l’attuale amministrazione ma che non si pone nemmeno in collegamento con il centrodestra. E’ una candidatura quindi che consente di cambiare squadra senza cambiare campo”.

“Agli scontenti della giunta Nardella e dunque a coloro che non vogliono votare la continuità assoluta rappresentata da Sara Funaro – ha continuato Saccardi – c’è un’alternativa senza dover votare il centrodestra, un’alternativa di serietà, esperienza, competenza, di impegno sulle cose concrete. Firenze ha bisogno di un cambio di passo ma senza affidarsi alle promesse di Schmidt, senza lasciarsi abbindolare dal centrodestra, ma ha bisogno però di qualcosa che si occupi seriamente di questa città”, stia “per le strade, che voglia dare un contributo serio alla risoluzione dei problemi veri senza voli pindarici, senza isole sull’Arno e senza promesse che in dieci anni non sono state mai realizzate”.

Quanto al ballottaggio e a chi appoggerà Iv Saccardi ha risposto: “Io voglio andare al ballottaggio e poi dopo vedremo”. Intanto da domani partono i ‘Sac-caffè’, le colazioni elettorali: “E un modo come un altro per incontrare i cittadini, per girare la città” ha spiegato, una “formula abbastanza diversa rispetto alle altre ma anche un modo per confrontarsi con la gente. In realtà io mi confronto ogni giorno con le persone, tutti i giorni sono per strada” e “questo non bisogna mai perderlo qualunque incarico si ricopra”.

Sulla tassa per i rifiuti a Firenze ha spiegato di trovare “un certo nervosismo su questo come su altri temi da parte di chi governa Palazzo Vecchio. Mi pare banale, si vanno ad aumentare le tasse, punto”, in “una fase complicata per la vita di tutti, e nel momento in cui Alia distribuisce 33 milioni di utili” in una città “in cui ogni giorno registriamo sempre più sporco, rifiuti fuori dai cassonetti, quindi l’aumento delle tasse non corrisponde ad un miglioramento dei servizi. Penso che si poteva fare meglio”.

“I cittadini – ha concluso – vogliono sapere ciò che gli accadrà ma quando si entrerà sui temi io inviterò tutti a fare attenzione alle cose concrete, cioè al sostegno ai fatti, non ai discorsi. E’ inutile che si faccia e si parli di un grande piano casa quando nell’ultimo bilancio approvato dall’amministrazione comunale sulle case popolari ci sono sei milioni e ci sono dieci milioni” sull’ampliamento di capienza dello stadio di rugby Padovani” : se “devo registrare dai conti, la priorità non ce l’ha certo il piano casa ma ce l’ha lo stadio Padovani”.

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