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Venezia: ticket d’ingresso, primo giorno. Proteste dei centri sociali e di chi vuole la “città aperta”

VENEZIA – “Prego, 5 euro per entrare a Venezia”. Debutta il 25 aprile 2024, Festa della Liberazione, il contributo d’accesso a Venezia. E’ il primo dei 29 giorni del 2024 che prevedono il pagamento di 5 euro da parte di chi visita la citta’ in giornata, salvo esenzioni. Tutto liscio? I visitatori hanno scosso la testa, ma hanno pagato il balzello. Proteste, invece, da parte dei cintri sociali: bloccati dalle forze dell’ordine. E proteste, da parte di un comitato di cittadini con lo slogan “Venezia città aperta” e dell’Arci di Venezia, che ha distribuito finti passaporti per contestare il provvedimento, introdotto dopo sei anni di dibattito.

“Come in tutte le ‘prime volte’ c’e’ sempre qualcosa da limare o da aggiustare, ma l’esito del primo test e’ stato piuttosto positivo”, ha commentato sui social l’assessore al Turismo e allo Sviluppo economico, Simone Venturini. Un centinaio i controllori schierati agli ingressi della citta’ lagunare per verificare i voucher oildiritto all’esenzione (ma di norma e’ bastata l’autocertificazione) mentre i diversi ‘totem’ piazzati alla stazione di Santa Lucia e a quella di piazzale Roma dove arrivano i bus informavano i visitatori su dove, come e quanto pagare.

Dalle 10 si sono create le prime code di visitatori chiamati a esibire il QrCode scaricato dal portale www.cda.ve.it del Comune, in cui si paga il contributo o si richiede l’esenzione. I controlli sono nei punti di imbarco a Punta Sabbioni e a Chioggia e in Riva degli Schiavoni, dove arrivano i lancioni turistici. Per gli inadempienti e’ prevista una multa da 50 a 300 euro. Delle circa 100mila persone che avevano effettuato la registrazione peril25 aprile, solo 12mila rientravano nelle categorie ‘paganti’. Sono infatti esentati i turisti che pernottano in citta’ (37mila per questo primo giorno di Ponte) in quanto gia’ soggetti al versamento della tassa di soggiorno, e poi i residenti in Veneto, i lavoratori, gli studenti e parenti o amici dei 49mila residenti a Venezia (80mila comprendendo le altre isole) da loro invitati.

“Questa e’ prima di tutto una transizione culturale, e credo che la gente abbia capito cheilnostro intento e’ difendere la citta’”, ha osservatoilsindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, “chiedo scusa a tutti se abbiamo creato un po’ di fastidio, ma spero che si capisca l’importanza di questa misura. E’ un passaggio, che sicuramente si potra’ migliorare: in che modo, lo vedremo insieme. Venezia resta una citta’ inclusiva, ma bisogna venire con rispetto”. I giorni del 2024 i cui e’ previstoilpagamento delticketsono i seguenti: dal 25 al 30 aprile; dal primo al 5 maggio; 11, 12, 18, 19, 25, 26 maggio; 8,9, 15, 16, 22. 23, 29, 30 giugno; 6, 7, 13, 14 luglio.

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