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Firenze: carabinieri ritrovano 21 lettere di Spinelli. Consegnate agli archivi Ue

Altiero Spinelli Feature Media
Altiero Spinelli (foto sito Ue)

FIRENZE- I carabinieri dei Nuclei di Tutela del patrimonio culturale di Firenze e Udine hanno consegnato 21 lettere di Altiero Spinelli (1907-1986) – considerato tra i padri fondatori dell’Ue – all’Historical Archives of the European Union che ha sede a Villa Salviati a Firenze. Presenti il direttore e i comandanti dei due reparti.L’indagine, che ha portato a sequestrare questo importante gruppo di lettere, era partita nel 2021 a cura dei militari Tpc di Firenze che avevano ricevuto un’attivazione investigativa dopo che era stata individuata la vendita sui canali di aste on line di una rara lettera dattiloscritta con firma autografata dell’allora ministro degli Affari Esteri, Aldo Moro, con Altiero Spinelli, datata 1 agosto 1973. Il codice civile stabilisce, infatti, che gli archivi e i documenti degli enti pubblici sono soggetti al regime del demanio pubblico e, pertanto, sono inalienabili. Di conseguenza, tali documenti rientrano nella previsione normativa dei beni culturali che appartengono allo Stato o a enti pubblici.La ricostruzione del canale di vendita ha portato i carabinieri a individuare, in un quarantenne residente nella provincia di Pordenone, colui che aveva messo in vendita la lettera in questione e, una volta interessata la locale procura della Repubblica, è stato emesso nei suoi confronti un decreto di perquisizione e sequestro per il reato di ricettazione. L’uomo è stato molto collaborativo confermando che, quale appassionato di lettere autografate, aveva effettuato l’acquisto presso i canali dell’e-commerce e presso i mercatini di oggetti usati.I militari del Nucleo Tpc di Udine hanno, quindi, dato esecuzione al provvedimento procedendo al sequestro della lettera ricercata e, allo stesso tempo, hanno constatato la presenza di altra documentazione simile, tutta appartenente a corrispondenze importanti che riguardano ministeri ed altri enti pubblici. In particolare, quello che rileva a fattor comune, sono i 21 documenti scritti da Altiero Spinelli, o a lui diretti, con particolare riguardo alle sue funzioni svolte in ambito di quella che, a quei tempi, era ancora la Cee (Comunità economica europea).Nella successiva fase di analisi, le lettere sono state fatte visionare al direttore degli archivi storici dell’Unione europea che ha sede presso l’Istituto universitario europeo di Villa Salviati a Firenze, il quale ha riferito che i documenti sono certamente originali, ancorché inediti, e sono attinenti al Fondo Spinelli detenuto presso quell’Istituzione europea vincolato per il riconosciuto di interesse storico culturale. Tutti documenti e le corrispondenze con gli uffici delle istituzioni europee devono essere conservati presso l’archivio di Villa Salviati a cui devono confluire dopo 30 anni da quando sono stati prodotti. Gli atti restituiti costituiscono, sicuramente, materiale che era stato sottratto in modo illecito ma in data e circostanze impossibili da accertare.Oltre ai documenti riconducibili alle corrispondenze con l’onorevole Spinelli, sono state sequestrate altre 5 lettere che riguardavano interlocuzioni con il Comune di Treviso e con alcuni comandi militari del territorio. Questi documenti statali sono destinati ad essere consegnati alla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Veneto di Venezia.

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