Inchiesta in Liguria: sequestrati 220mila euro in casa Spinelli. Toti: venerdì interrogatorio di garanzia
GENOVA – La Guardia di finanza ha sequestrato 220 mila euro in contanti e valuta estera all’imprenditore Aldo Spinelli nell’ambito dell’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il presidente della regione Liguria Giovanni Toti. Il denaro è una parte dei 570 mila euro del sequestro disposto dal giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni.
Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, da ieri agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione, sarà interrogato venerdì in procura a Genova.
Il primo, domani, a essere convocato per l’interrogatorio di garanzia è invece l’ex presidente dell’Autorità portuale e ad (sospeso) di Iren, Paolo Emilio Signorini detenuto nel carcere di Marassi. Sono infine previsti per la giornata di sabato gli interrogatori del capo di gabinetto del presidente Toti, Matteo Cozzani e dell’imprenditore genovese Aldo Spinelli, entrambi ai domiciliari.
La procura di Genova, intanto, indaga su altri imprenditori, non solo quelli i cui nomi compaiono tra gli indagati, che potrebbero aver finanziato la campagna elettorale del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti da ieri agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione.
È quanto emerge nell’ordinanza cautelare di circa 650 pagine e nella ben più corposa richiesta della procura, di oltre 1300 pagine. Il focus è sempre il mondo della logistica portuale e dei trasporti. La gip Paola Faggioni ne fa un cenno esplicito nella parte in cui spiega le esigenze cautelari per l’esponente di ‘Noi Moderati’ e la ”sorprendente disinvoltura con cui Toti manifesta il proposito di ricorrere a richieste di denaro agli imprenditori, sfruttando la momentanea soddisfazione per gli obiettivi imprenditoriali realizzati anche in seguito al proprio intervento”.
Ad esempio, in una conversazione all’indomani della proroga della concessione trentennale del Terminal Rinfuse, Toti esclama “va beh con l’anno nuovo bisogna fare il giro di tutti i grandi del porto…Aponte…Spinelli è abbastanza tranquillo se Signorini gli dà quel…”.
E ancora più significativa ”è l’emersione, dalle indagini di ulteriori vicende (ancora oggetto di approfondimenti investigativi) che hanno visto il coinvolgimento di ulteriori imprenditori e nelle quali, a fronte di richieste di interessamento per pratiche amministrative di loro interesse, sono seguite elargizioni di finanziamenti in favore del Comitato Toti”.
Il riferimento è a un dialogo del 17 maggio del 2021 in cui un non indagato, nel corso di un incontro con Matteo Cozzani, capo di gabinetto del presidente Toti finito anche lui ai domiciliari, chiede una “mano” per capire “come meglio supportarvi e poi per capire come è il termometro politico”.