Firenze, Teatro della Pergola: «La Maria Brasca» di Testori con la regia di Andrée Ruth Shammah
FIRENZE – Andrée Ruth Shammah torna a Giovanni Testori e rimette in scenaLa Maria Brasca, con protagonista Marina Rocco, al Teatro Era di Pontedera il 14 e 15 maggio, al Teatro della Pergola di Firenze dal 16 al 19 maggio. Una storia al femminile disegnata negli anni Sessanta con efficace realismo sociale, che è anche il ritratto senza tempo di una donna capace di lottare e di non cedere mai davanti a “sta bestiata che è il mondo”. In scena, al fianco di Marina Rocco, Mariella Valentini, Luca Sandri, Filippo Lai. La produzione è Teatro Franco Parenti, Teatro della Toscana; biglietti da 17 a 35 euro, online su su teatrodellatoscana.vivaticket.it
Nella lettura di Andrée Ruth Shammah, la Maria Brasca è un personaggio vincente che grida al mondo la potenza della passione e l’amore per la vita vissuta fuori da ogni convenzione: uno stimolo a inseguire i propri sogni e vivere con grande fiducia nel futuro. Fa la calzettaia a Milano, in una fabbrica di Niguarda, e fa l’amore, con qualche scandalo per la gente, come gli uomini, senza problemi. Un giorno le capita di innamorarsi di un ragazzotto più giovane di lei, nullafacente, un po’ mascalzone; alla Maria Brasca non importa se Romeo la tradisce, perché sa che il suo è un amore definitivo e lo difende come una tigre.
Spiega la regista: «La prima Maria Brasca di Giovanni Testori è stata Franca Valeri nel marzo 1960. Trent’anni dopo Adriana Asti ha debuttato come Maria Brasca, con la mia regia, proprio dinanzi a lei. Alla prima di Milano, infatti, erano presenti entrambe: Adriana sul palco e Franca in prima fila. Adriana è scesa dal palco e nel parlare all’amica Giuseppa – un personaggio presente nella prima messa in scena del ‘60 – si è rivolta a Franca. Era un modo per creare un passaggio di testimone tra le due attrici e le due messe in scena. Oggi, a distanza di altri trent’anni, questa importante eredità passa a Marina Rocco. Per questo, ad aprire lo spettacolo è la voce di Adriana Asti, che canta la meravigliosa canzone Quella cosa in Lombardia, musiche di Fiorenzo Carpi e testo di Franco Fortini. Marina, riccioli biondi, labbra che si sposano con il timbro di una voce ferma, ma tanto tanto attraente, la ascolta, sorride e manda un bacio, segno tangibile di un legame intangibile, proprio come quello di tanti anni prima tra Adriana e Franca. […] Nel testo originale di Giovanni Testori c’è un personaggio che si chiama Giuseppa, un’amica con la quale la Maria Brasca parla e si confida. Nel mio adattamento questo personaggio non è in scena, l’ho tagliato, così come ho tagliato la telefonata con il Signor Gino (d’accordo con Testori) e la Brasca parla con sé stessa, come se in fondo sapesse già tutto e, sorprendendo il pubblico, l’amica Giuseppa diventa una tra le spettatrici delle prime file. Per questa edizione è anche nato un personaggio che noi chiamiamo Amilcare (nome presente nell’Arialda). È un po’ uno di questi disperati che gira intorno al cortile di casa Scotti, canta, suona la tromba e urla “voglio morire”, con la voce di Giovanni Testori. La canzone che Amilcare canta è di Franco Parenti ed è la sua voce che sentiamo. L’inserto musicale della tromba è una composizione di Fiorenzo Carpi realizzata per la messa in scena di un altro testo di Testori, un brano mai usato, qui utilizzato non come commento dentro a una scena, ma come un’azione di Amilcare, come se lui fosse lì presente con noi.
C’è poi uno spazzino che, con la sua scopa che si rompe in continuazione, sistema le foglie morte sul palcoscenico. Tragico e comico si toccano. Una piccola sosta divertente, ma che ha un ruolo malinconicamente poetico. Il treno che passa… una presenza importante. Casa Testori si trova di fronte ai binari ferroviari, ne I segreti di Milano la Gilda del Mac Mahon vuole buttarsi sulle rotaie di un treno. Scandire con degli intermezzi il tempo che passa, facilitare i cambi di scena, o rendere più comprensibili certi passaggi, sono una necessità pratica ed è questo quello che io intendo quando parlo di artigianato teatrale. Molte cose nascono da una necessità, ma poi diventano altro, in questo caso sono diventate racconto di solitudini. Si apre, intorno alla Brasca, un piccolo mondo di personaggi e nel confronto con loro emerge la sua carica di vita, la sua opposizione alla solitudine, le malinconie, le scope che si rompono e Amilcare che vuole buttarsi dalla finestra».
Martedì 14 e mercoledì 15 maggio, ore 21: Teatro Era, Pontedera
Da giovedì 16 a domenica 19 maggio: Teatro della Pergola, via della Pergola 30, Firenze (giovedì, venerdì, sabato, ore 21; domenica, ore 16)
Marina Rocco in La Maria Brasca di Giovanni Testori, uno spettacolo di Andrée Ruth Shammah, con Mariella Valentini, Luca Sandri, Filippo Lai, scene Gianmaurizio Fercioni, costumi Daniela Verdenelli, luci Oscar Frosio, musiche Fiorenzo Carpi, riallestimento a cura di Albertino Accalai per la scena e Simona Dondoni per i costumi, produzione Teatro Franco Parenti, Teatro della Toscana
Durata: 2h, intervallo compreso.
Per Pontedera: biglietti da 12 a 20 euro.
Per la Pergola: biglietti da 17 a 35 euro. Biglietteria del Teatro della Pergola, via della Pergola n. 30 Firenze Dal lunedì al sabato (ore 10 – 20) e in occasione degli spettacoli (da 1 ora prima dell’inizio della recita). tel. 055.0763333 email. biglietteria@teatrodellapergola.com Punti vendita Vivaticket; online su teatrodellatoscana.vivaticket.it