Disforia di genere, Careggi: nuova interrogazione di Gasparri. “Ho dubbi sull’applicazione delle nuove direttive”
ROMA – Nuova interrogazione del senatore Maurizio Gasparri (Forza Italia) sui casi di disforia di genere all’ospedale fiorentino di Careggi. Secondo l’esponente politico, a Careggi “permangono forti dubbi”. Per questo “ho fatto una seconda interrogazione in cui chiedo se Careggi stia rispettando puntualmente, o no, le nuove direttive. Perche’ vedo che c’e’ qualche discrepanza”.
“Ho fatto una seconda interrogazione – sottolinea Gasparri – perche’ il ministero ha dato delle direttive perche’ Careggi era fuori dalle regole perche’ non dava i report sull’uso della triptorelina alle autorita’ competenti dell’Aifa. Lo hanno ribadito piu’ volte i vecchi e nuovi vertici dell’Aifa. Careggi non impiegava in maniera costante e regolare neuropsichiatri specializzati per l’infanzia. Careggi ha gestito la situazione della disforia senza ottemperare a tutte le regole e direttive dell’Aifa, del ministero della Salute e del comitato bioetico”.
Per il senatore forzista “non e’ chiaro se a Careggi si stanno seguendo nei tempi previsti, che erano 30 giorni, le direttive del mistero o meno, se sono stati affrontati nuovi casi, se nella gestione di quelli gia’ in carico sia stata adottata l’assistenza con neuropsichiatri specializzati per l’infanzia”. L’ispezione del ministero, sottolinea Gasparri, “e’ nata da una mia iniziativa ed ha prodotto delle direttive che altrimenti non ci sarebbero state. Non so nulla invece dell’aspetto giudiziario perche’ non ho fatto io l’esposto alla magistratura. A me interessa l’azione del ministero e anche quella della Regione che mi e’ parsa insufficiente, inadeguata, a tratta addirittura reticente su questo tema. Questi bambini e le loro famiglie devono avere un’assistenza adeguata, perchè alcuni fanno invece una battaglia ideologica e strumentale”.