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Guardia di Finanza celebra i 250 anni nella sede della Regione Toscana: con Giani e Ceccuti. Mostra fino al 24 giugno

Premio A Elio
La premiazione, da parte dell’Associazione Stampa Toscana, dell’unità cinofila della Guardia di Finanza, Elio, che con il conduttore, Rudolf Russo, scoprì due borsoni con un milione di euro a Scandicci nel 2023 (Foto Massimo Sestini)

FIRENZE – La Regione apre gli spazi della sua sede in piazza Duomo ai due secoli e mezzo di vita della Guardia di Finanza con un convegno intitolato “Nella tradizione il futuro”, la presentazione del volume “La Guardia di Finanza per la Toscana..ieri, oggi è domani” e l’installazione di un percorso espositivo, parte del più ampio programma delle celebrazioni che ricordano l’anniversario della fondazione del Corpo, con testimonianze, documenti e reperti inseriti nella mostra inaugurata a palazzo Strozzi Sacrati.

Tutte le iniziative sono state presentate nel corso di una conferenza stampa presso la sede della Regione a palazzo Strozzi Sacrati alla quale sono intervenuti il presidente della Regione, Eugenio Giani, il generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza, comandante interregionale dell’Italia centro-settentrionale del Corpo e il presidente della Fondazione Spadolini – Nuova Antologia professor Cosimo Ceccuti.

Il volume, intitolato “La Guardia di Finanza per Toscana…ieri, oggi è domani”, realizzato con il coordinamento editoriale del comandante regionale della Toscana della Guardia di Finanza e il capo ufficio Pianificazione, programmazione e controllo del Corpo, ripercorre, come scrive il presidente della Regione Toscana nella sua prefazione, una storia che riguarda tutti i toscani.

Siamo partecipi, afferma il presidente della Regione, dell’anniversario della fondazione di un Corpo che è oggi presidio di legalità e garantisce il corretto funzionamento dei presidi industriali e produttivi del territorio. Nella storia della Guardia di Finanza c’è uno speciale elemento di orgoglio legato alla Toscana, dove nel 1840 il Granduca Leopoldo II d’Asburgo Lorena istituisce la Real Guardia di Finanza con competenze in materia economica e finanziaria e compiti di controllo, prevenzione e sanzione che vanno oltre il controllo doganale. La legge italiana, nel 1881, farà poi tesoro di questa impostazione granducale del Corpo delineandone il profilo che oggi assume.

Il ruolo fondamentale della Guardia di Finanza nella storia italiana, sottolinea il professor Ceccuti, è testimoniato, dal Risorgimento ad oggi, proprio in questa evoluzione del ruolo e dell’importanza del Corpo, che dal semplice controllo di frontiera e sostegno alle Dogane assume un profilo sempre più operativo, combattente e partecipe delle vicende nazionali, da Firenze capitale alla Grande Guerra, fino alla sua attiva presenza ed al suo contributo nelle emergenze toscane degli ultimi anni.

Oggi, sottolinea il generale di Corpo d’Armata, la Guardia di Finanza è un Corpo di Polizia economico finanziaria fatto di uomini e donne che fa della responsabilità la ragione del suo agire, nella consapevolezza della delicatezza del suo ruolo pubblico e delle conseguenze sulla collettività della sua presenza. A questo si aggiunge una costante competenza nel settore fiscale che si accompagna ad una puntuale attenzione al contesto di riferimento, in continuo mutamento, ed al costante aggiornamento di strumentazioni e mezzi.

Il presente si lega quindi al passato attraverso un patrimonio civico e storico di testimonianze visivamente conservato a Firenze nella caserma “Col. Antonio Fontanelli”, sede del Comando Interregionale dell’Italia Centro Settentrionale, dove sono custoditi alcuni dei documenti e reperti inseriti nel percorso della mostra inaugurata negli spazi della sede della Regione a palazzo Strozzi Sacrati, visitabile fino al prossimo 24 giugno, con l’esposizione di divise, documenti e cimeli ed uno spazio esterno dedicato all’esposizione di veicoli e mezzi storici.

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