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Firenze, 86° Festival del Maggio Musicale: concerto del GAMO Ensemble dedicato a Luigi Nono

Gamo

FIRENZE – Nell’ambito dell’86esimo Festival del Maggio Musicale Fiorentino, mercoledì 5 giugno alle 20, nella Sala Regia del Teatro del Maggio, torna l’EnsembleGAMO, a distanza di cinque anni dalla loro ultima esibizione al festival.

Il concerto inaugura una nuova sala, la Sala regia del Maggio (per la prima volta aperta al pubblico), ed è interamente dedicato alla musica diLuigi Nono, tra i più importanti compositori italiani del secondo Novecento, nel centenario della nascita: in apertura alla serataOmaggio a György Kurtág, brano del 1983 composto su testo di György Kurtág; segueDas atmende Klarsein, fragmente per flauto basso, nastro magnetico e live electronics, composta nel 1981;…Sofferte onde serene…per pianoforte e nastro magnetico del 1976 e, in chiusura,Polifonica-Monodia-Ritmica, fra le prime composizioni della carriera di Luigi Nono, del 1951.

L’Ensemble GAMO (Gruppo Aperto Musica Oggi)– fra le più illustri istituzioni italiane dedicate alla musica contemporanea – già ospite più volte nel corso delle stagioni al Maggio, è guidato daFrancesco Gesualdi. La regia del suono è curata daAlvise Vidolin. L’Ensemble è composto dal grandeRoberto Fabbricianial flauto e daIlaria Baldaccinial pianoforte. Insieme a loroPatrizia Scivoletto, contralto;Giovanni Ricucci, clarinetto;Stefano Franceschini, clarinetto basso;Mario Barsotti, basso tuba;Michele Bianchini, sassofono alto;Paolo Faggi, corno eOmar Cecchi,Nazareno Caputo,Mattia FerranteeDimitri Pacialle percussioni.

Il compositore veneziano Luigi Nono, fu allievo di Malipiero, Maderna e Scherchen, frequentatore dei Ferienkurse für neue Musik di Darmstadt. All’inizio della carriera sposa la tecnica del serialismo, senza tuttavia ritenerlo un dogma assoluto del fare musica. Attento ascoltatore dei suoni che lo circondano, Nono ne esplora ogni sfumatura, fino alla più sottile, creando composizioni anche con l’ausilio dell’elettronica, dove la musica pare emergere dal nulla e dialogare con il silenzio. Il concerto proposto dal GAMO ripercorre a ritroso l’evoluzione dello stile del compositore: dal decostruttivismo della post-avanguardia ai primi lavori nati nel solco delle esperienze post-weberniane degli anni ’50.

Presentata a Darmstadt nel 1951, Polifonica-Monodia-Ritmica fu salutata come la composizione più interessante del secondo dopoguerra. In essa Nono adotta un serialismo non ortodosso in cui la serie ad esempio non è rappresentata dalla totalità delle dodici note ma si configura attraverso la ripetizione di una semplice cellula ritmico-melodica. La pagina giovanile è suddivisa in tre brani collegati ai diversi aspetti cui allude il titolo: il tessuto polifonico che si costruisce via via a partire da una cellula motivica semplice; la cantabilità “in ascolto dei silenzi, dei canti e degli echi”, come scriveva l’autore, e il denso intreccio ritmico affidato alle sole percussioni.

….. sofferte onde serene … per pianoforte e nastro magnetico fu presentato in prima esecuzione il 17 aprile 1977 nella sala del Conservatorio di Milano da Maurizio Pollini, a cui il brano è dedicato. Pagina di carattere meditativo, si distingue per il rilevo assunto dal suono e per la concezione formale per frammenti. Nono si concentrò sul suono del pianoforte nella sua natura di strumento a percussione mettendolo in dialogo con il suo doppio – il pianoforte registrato su nastro magnetico – in un gioco di rimandi e rifrazioni sonore. Das atmende Klarsein, fragmente per flauto basso, nastro magnetico e live electronics (1981) e Omaggio a György Kurtág (1983) per contralto, flauto, clarinetto, basso tuba e live elettronics sono invece opere nate dopo un lungo lavoro di ricerca e sperimentazione condotto da Luigi Nono, alcuni musicisti e ingeneri del suono nello Studio Sperimentale della Fondazione Heinrich Strobel di Friburgo. In entrambe le pagine Nono pone l’attenzione sulla modalità di produzione del suono strumentale e vocale combinato con l’elettronica dal vivo o preregistrata. Una ricerca che si spinge fino al limite dell’udibile impegnando spesso i soliti in passaggi a metà strada tra il soffio e il suono nell’ambito della dinamica del pianissimo.

Il GAMO è una delle più antiche e illustri istituzioni italiane dedicate alla musica contemporanea. Fondato nel 1980 da Giancarlo Cardini, Liliana Poli, Vincenzo Saldarelli, Albert Mayr e Massimo De Bernart, svolge la sua attività a Firenze da oltre quarant’anni organizzando stagioni concertistiche, corsi di perfezionamento, seminari, conferenze. Fra i più noti compositori contemporanei hanno partecipato, o anche solo presenziato, ai concerti del Gamo ad essi dedicati, che spesso hanno visto e vedono in programma prime esecuzioni assolute, tra cui Goffredo Petrassi, John Cage, Giancarlo Pennisi, Brian Ferneyhough, Sylvano Bussotti, Paolo Renosto, Salvatore Sciarrino e Alessandro Solbiati. La direzione artistica, che è stata per più di trent’anni di Giancarlo Cardini, è oggi di Francesco Gesualdi, il quale ha dato un nuovo volto al GAMO, fondando un Ensemble in residenza. Il GAMO Ensemble, diretto dallo stesso Gesualdi, possiede un ampio repertorio di musica del panorama contemporaneo storico e di molte nuove composizioni di compositori della scena musicale attuale, che in molti casi sono state scritte appositamente per il Gruppo e solitamente inserite in progetti e produzioni inedite.

Luigi Nono(1924 – 1990)

Omaggio a György Kurtág(1983) per contralto, flauto, clarinetto in si bemolle, basso tuba e live electronics. Testo di György Kurtág

Das atmende Klarsein, fragmente(1981) per flauto basso, nastro magnetico e live electronics

…Sofferte onde serene…(1976) per pianoforte e nastro magnetico

Polifonica-Monodia-Ritmica(1951) per flauto, clarinetto in si bemolle, clarinetto basso, sassofono contralto, corno, pianoforte e percussioni
edizione a cura di Veniero Rizzardi

GAMO ENSEMBLE

Francesco Gesualdi Direttore Roberto Fabbriciani, flauto Ilaria Baldaccini, pianoforte Alvise Vidolin, regia del suono

Ensemble Patrizia Scivoletto, contralto |Roberto Fabbriciani, flauto |Giovanni Riccucci, clarinetto |Stefano Franceschini, clarinetto basso |Mario Barsotti, basso tuba |Michele Bianchini, sassofono contralto |Paolo Faggi, corno |Ilaria Baldaccini, pianoforte |Omar CecchiNazareno CaputoMattia FerranteDimitri Paci, percussioni

Sala regia del Teatro del Maggio

Mercoledì 5 giugno 2024, ore 20

Posto unico 10 euro; biglietti (in esaurimento) in vendita anche direttamente sul sito del Maggio

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