Firenze: condannati 5 attivisti per le proteste contro la nuova pista di Peretola. E il cartello: “‘Un vi si fa fare”
FIRENZE – Cinque attivisti condannati fino a una pena di 2 mesi e 20 giorni di reclusione per le proteste inscenate a Sesto Fiorentino tra giugno e luglio 2017 contro le indagini idrogeologiche sulla seconda pista dell’aeroporto di Firenze. L’accusa per tutti è di violenza privata. Dovranno inoltre risarcire Toscana Aeroporti. Il più anziano degli imputati ha 76 anni, il più giovane 29. Lo ha deciso il tribunale di Firenze che ha invece assolto uno dei manifestanti per non aver commesso il fatto e per altri cinque ha dichiarato estinto per prescrizione il reato di manifestazione non preavvisata.
Il giudice ha disposto che sarà il tribunale civile a definire l’indennizzo a favore della società Toscana Aeroporti, che si era costituita parte civile con l’avvocato Filippo Cei. Tre le manifestazioni finite al centro del processo. Il 23 giugno, un attivista si sarebbe seduto sulla lama di escavatore per impedire i carotaggi per le indagini idrogeologiche in vista delle opere di fattibilità delle opere di compensazione. In quella del 5 luglio, i manifestanti avrebbero fermato un furgone in mezzo alla strada per impedire il passaggio di un camion che trasportava la trivella, affiggendo uno striscione con la scritta: “‘Un vi si fa fare”. .
L’accusa, per tutti, è di violenza privata. Dovranno inoltre risarcire Toscana Aeroporti. Il più anziano degli imputati ha 76 anni, il più giovane 29. Lo ha deciso il tribunale di Firenze che ha invece assolto uno dei manifestanti per non aver commesso il fatto e per altri cinque ha dichiarato estinto per prescrizione il reato di manifestazione non preavvisata.
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