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Sesto Fiorentino, Biblioteca Ragionieri: «La stagione de’ fiori», piccola «Bohème» per grandi sognatori

Foto MMF (diffusione ufficio stampa)

FIRENZE – Venerdì 21 giugno (ore 21,15) nel cortile della Biblioteca Ragionieri di Sesto Fiorentino (ingresso libero; prenotazioni online subit.ly/palco2024o al numero 055 4496851) torna in scena il delizioso spettacolo La stagione dei fiori, una piccola Bohème per grandi sognatori, pensata per i più piccoli, ma gradevole anche per i grandi: uno spettacolo, ma anche un gioco e un racconto, di circa 75 minuti, ricavato dall’opera La bohème di Giacomo Puccini, ovviamente condensata e accelerata (la rielaborazione musicale è di Luca Giovanni Logi, archivista del Maggio, ma anche valentissimo studioso di Puccini e bravo compositore), con inserti che raccontano non solo l’opera, ma anche la vita di uno dei più grandi compositori della storia: gli avvenimenti più significativi del periodo, i personaggi che amarono e venerarono il grande musicista, oppure lo detestarono; in poco più di un’ora, si sarà trasportati all’indietro fra librettisti isterici, donne innamorate, direttori appassionati e impresari pronti a tutto.

Sul palco saliranno l’Orchestra Cupiditas diretta da Lorenzo Sanna, gli attori attori Luca Avagliano ed Elisa Bagni, il soprano Olha Smokolina e il tenore Alfonso Zambuto, talenti dell’Accademia del Maggio che hanno già calcato e calcheranno anche il palco principale (Olha Smokolina era Anìtra nel Peer Gynt lo scorso gennaio e sarà uno dei solisti nel Sogno di una notte di mezza estate di Felix-Mendelssohn Bartholdy nella cavea del Teatro del Maggio il prossimo 23 luglio; entrambi i cantanti avevano ruoli importanti – Zambuto addirittura tre – nella Jeanne Dark di Vacchi all’ultimo Festival del Maggio); l’allestimento è degli infallibili Venti Lucenti, con la regia di Manu Lalli e le scene di Roberta Lazzeri (realizzate dal Laboratorio scenografico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino).

Gli artisti ci guideranno in un viaggio fatto di decine di personaggi che cambiano continuamente costume, ruolo, stato, per raccontare il costante intreccio fra l’arte e la vita, tipico dei grandi spiriti creativi, e dal quale emerge un ritratto originale e appassionato, e alle volte malinconico, del grande Giacomo Puccini. La bohème è l’opera della gioventù, l’opera della “bella età d’inganni e d’utopie”, nella quale “si crede, si spera e tutto bello appare”. Parigi, fine dell’‘800: la Belle époque, la vita bohémien, di artisti squattrinati, i sogni, le speranze, le chimere di Mimì, Rodolfo, Marcello, Musetta e dei loro amici, in quel freddo inverno della Ville Lumière, che per la giovane fioraia sarà fatale. Un’opera lirica mescolata con la prosa, che diverte, coinvolge e commuove. Uno spettacolo sull’amore ma anche sulla passione per il teatro, dove la musica di Puccini guida le immagini evocate dalle parole e dalle azioni degli artisti.

Uno spettacolo di Venti Lucenti commissionato dalla Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Allestimento del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino in coproduzione con Venti Lucenti. In collaborazione con l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Progetto “Maggio Metropolitano 2024” finanziato dalla Città Metropolitana di Firenze. Nel centenario della morte di Giacomo Puccini.

Nell’ambito della rassegna “Un palco in biblioteca” (programma completo sul sitowww.bibliosesto.it).

Lo spettacolo verrà replicato sabato 22 a Campi Bisenzio – Giardino del Museo archeologico di Gonfienti, sempre a ingresso libero su prenotazione

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