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Italia: Gravina difende gli azzurri. Ma Spalletti perde Dimarco

Luciano Spalletti

LIPSIA -Tutti con Spalletti, tutti per l’Italia: “Una squadra normale che può diventare speciale”, parola del presidente. Il numero 1 del calcio italiano, Gabriele Gravina, ha ribadito la fiducia della Figc nei confronti di un ct che ritiene la guida giusta per la realizzazione di un “progetto con al centro un allenatore che era il migliore sul mercato e che ha una filosofia che noi condividiamo. Questa è l’unica strada che vogliamo seguire”.

Parole chiare, utili a proteggere una squadra, uscita con le ossa rotte dal confronto con la Spagna, ma ancora in corsa. La brutta notizia della giornata riguarda Federico Dimarco, fermato da una botta al polpaccio rimediata nella notte da incubo di Gelsenkirchen e di fatto escluso dall’ultimo match del girone B in programma lunedì.

Oggi l’esterno dell’Inter, nell’allenamento chiuso al pubblico, ha sostenuto un lavoro differenziato, mentre in campo il ct ha provato uomini e schemi da opporre ai croati. Diverse soluzioni sperimentate, ma alla fine inutile ricominciare da zero. Potrebbe essere controproducente, sarebbe un azzardo. Probabilmente anche ingiusto. Si è perso e anche male, ma contro un’ottima Spagna. Al debutto, invece, si era vinto e giocando anche abbastanza bene.

La Croazia non è l’Albania, ma non si può dire che sia allo stesso livello delle furie rosse, anche se, al di là dei risultati delle due gare (entrambi bugiardi), sicuramente Modric e compagni hanno messo in difficoltà la Roja più di quanto non abbia fatto l’Italia. “Non bisogna esaltarsi dopo una vittoria, nè pensare che sia tutto da buttare dopo un ko”, la convinzione di Matteo Darmian che chiede equilibrio, ma anche di trasformare “la delusione per la prestazione di Gelsenkirchen in energia e rabbia positiva”.

Basterebbe un pareggio per passare il turno, due risultati su tre ci portano agli ottavi. Rassicurante? No irrilevante prima della partita. “Nello spogliatoio non ne parliamo, entreremo in campo per vincere”, sottolinea Darmian. Del resto Spalletti subito dopo la gara contro la Spagna lo ha detto: lui punta sul gioco per vincere le partite, non sa fare un altro calcio. Durante le partite, poi, si possono leggere i momenti, fare qualche riflessione sul risultato fin lì maturato, magari mettere in campo anche a gara in corsa gente più fresca, con determinante caratteristiche. Ma a proposito di freschezza, è praticamente certo che qualche novità in formazione, rispetto ai primi due 11 schierati, ci sarà.

Potrebbe essere proprio Darmian a prendere il posto dell’infortunatoDIMARCOnel match di lunedì. Caratteristiche diverse, di spinta uno, più di contenimento l’altro. Il 34enne di Legnano, il più anziano della rosa, probabilmente avrebbe giocato lo stesso prendendo il posto di Di Lorenzo che, a questo punto, potrebbe essere confermato. Condizionale d’obbligo, anche perchè la Nazionale si è allenata con i cancelli dello stadio Hemberg di Iserlohn chiusi. Mancando la spinta diDIMARCO, potrebbe trovare spazio Cambiaso o magari Bellanova a destra con Darmian a sinistra. In mezzo la coppia Bastoni-Calafiori potrebbe essere confermata.

Maggiori dubbi a centrocampo, dove Jorginho potrebbe essere l’escluso con l’inserimento di Cristante o Fagioli al suo posto. Ma potrebbero esserci entrambi dal primo minuto, in questo caso Barella giostrerebbe qualche metro più avanti e uno fra Frattesi e Pellegrini potrebbe fargli spazio. Il capitano della Roma è ottimista: “Siamo un bel gruppo, uniti, cerchiamo di seguire il mister al 200%”. Nessun pensiero al pari che darebbe la qualificazione. “Assolutamente no. Noi affronteremo la Croazia per fare ciò che vogliamo fare, dominare la partita e vincerla”. Assicura Pellegrini, uno dei potenziali titolari, così come Chiesa. In attacco uno tra Scamacca e Retegui, le quotazioni dell’italo-argentino sono in ascesa.

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